Oppenheimer vola verso gli Oscar: il film domina i Sag Awards

A due settimane dagli Oscar, Oppenheimer si avvicina alla notte delle stelle: durante la cerimonia dei premi del sindacato degli attori, il film di Christopher Nolan su padre della bomba atomica ha trionfato in tre categorie su quattro candidature

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25 Febbraio 2024 - 23.49


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A due settimane dagli Oscar, Oppenheimer si avvicina alla notte delle stelle: durante la cerimonia dei premi del sindacato degli attori, il film di Christopher Nolan su padre della bomba atomica ha trionfato in tre categorie su quattro candidature: miglior cast, miglior attore protagonista (Cillian Murphy) e miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.).

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Erano in palio 15 statuette. Lily Gladstone, la star nativa-americana di Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, ha sbarrato la strada a Emma Stone di Povere Creature!, aumentando le sue chance di vincere agli Academy Awards del 10 marzo e aggiungendo agli Oscar 2024 un pizzico di necessaria suspense.

Nessuna sorpresa invece nella cerimonia per la prima volta in streaming su Netflix dallo Shrine Auditorium di Los Angeles per la categoria miglior attrice non protagonista: Da’vine Joy Randolph, la cuoca in lutto per morte di un figlio in Vietnam di The Holdovers, ha confermato la matematica certezza di una vittoria come migliore star non protagonista avendone strappate ben 36 da quando il film di Alexander Payne con Paul Giamatti e Dominic Sessa ha debuttato al festival di Telluride.

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Sul fronte della tv la Sag ha confermato il verdetto degli Emmy: Jeremy Allen White e Ayo Edebiri hanno trionfato per The Bear (votato anche come miglior commedia) al pari di Ali Wong e Steven Yeun per Beef, mentre Succession si è confermato miglior dramma. Pedro Pascal è salito su palco mezzo ubriaco: non si aspettava di essere scelto per the Last of Us, mentre Elizabeth Debicky ha vinto a sorpresa per The Crown. Barbra Streisand ha commosso con un discorso strappalacrime accettando dai colleghi il premio alla carriera: «Sogno un mondo dove il pregiudizio razziale sia cosa del passato», ha detto dopo aver ricordato che Hollywood fu costruita da titani come Samuel Goldwyn e Louis Mayer fuggiti dall’antisemitismo in Europa.

Tornando agli Oscar, i giochi sono a questo punto quasi fatti: aggiungerà l’ultimo tassello al mosaico domenica prossima il premio dell’associazione dei produttori. Il vincitore della statuetta della Sag per il miglior cast ha vinto `best picture´ agli Academy Awards soltanto 14 volte su 28: di queste però in tutte e tre le ultime edizioni con Parasite, Coda e Everything Everywhere All at Once.

Il film di Nolan, che la scorsa settimana ha fatto man bassa ai Bafta del cinema britannico dopo aver vinto ai Golden Globes e ai Critics Choice Awards, continua ad essere insidiato – ma sempre meno ogni cerimonia che passa – dal successo commerciale dell’estate – Barbie di Greta Gerwig – su cui anche i critici hanno speso fiumi di inchiostro nella maggior parte favorevoli. Si vedrà dunque domenica prossima se la saga dei fisici Los Alamos avrà in tasca il riconoscimento più ambito dei premi più ambiti di Hollywood.

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