di Alessia de Antoniis
Dopo il clamoroso successo di Come un gatto in tangenziale, arriva Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto, film esilarante che approfondisce i personaggi e le tematiche del precedente. Dal 26 agosto al cinema.
Vision Distribution ha deciso di presentare il film anche sulla nota piattaforma social Clubhouse nella nuova stanza Camera con Vision, in cui si parlerà interamente di cinema, consentendo al pubblico presente di interagire senza barriere con attori e registi.
Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Luca Argentero e il regista Riccardo Milani erano sul famoso palco di Clubhouse per accogliere giornalisti e fan, rispondendo alle domande come in una conferenza stampa. Stavolta in una informale versione domenicale.
Il regista, Riccardo Milani, si è chiesto “perché tornare a Coccia di morto? Per raccontare l’Italia che verrà. Monica e Giovanni non sono solo due personaggi, ma la rappresentazione di due classi sociali diverse, quelle che si stanno affrontando ora nel nostro Paese e che per me rappresentano la speranza di un Paese migliore, che sa comunicare e che va al di là dell’odio sociale.
Credo che questo sia il cuore del film: la possibilità di comunicare con gli altri, anche tra chi è diviso da un muro sociale e culturale.
Paola Cortellesi ha raccontato la sua Monica.
“È un personaggio nato per il primo film, dopo una serie di interviste fatte nel quartiere romano di Bastogi a donne del posto. È la somma di tante donne che abbiamo incontrato, la migliore del suo gruppo. È un tipo di donna che conosco perché anch’io provengo da una borgata, dove ci sono tante donne così variopinte e che hanno il suo piglio. In Come un gatto in tangenziale abbiamo parlato di una borgata difficile, cercando di non offendere nessuno e col loro consenso. Monica è una che ha vissuto sempre in salita, che ha un atteggiamento aggressivo, di difesa. È una donna diversa da me, ma mi è piaciuto raccontare una che non mi corrisponde. Non spaccherei mai una macchina con una mazza da baseball. Ma è un personaggio a cui voglio bene. Anche Riccardo III, il più cattivo dei cattivi, devi amarlo per raccontarlo. Per me ormai è una di famiglia.
E poi, ognuna di noi si sente un po’ Monica, proprio perché fa quelle cose che in certi momenti vorremmo fare anche noi, ma ci manca il coraggio.
Antonio Albanese torna nei panni di Giovanni e ci racconta quello che potrebbe essere un candidato alle prossime elezioni. “Giovanni è un personaggio positivo – spiega Albanese – con nobili intenzioni. Uno che cerca, con le sue possibilità, di rianimare zone abbandonate. Quello che non ha mai fatto, è conoscere le persone che vivono in quei quartieri. È interessante perché la maggior parte delle persone che, nelle nostre amministrazioni, gestiscono certe realtà, non conoscono quello di cui si occupano”.
New entry nel cast di Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto, è Luca Argentero nei panni di don Davide, un prete di periferia.
“Don Davide è un personaggio – racconta Argentero su Clubhouse – che Riccardo Milani mi ha spiegato in quattro parole: un Che Guevara della fede. Me lo ha reso subito simpatico perché rispecchia quello che per me dovrebbe essere il vero ruolo della Chiesa. Che Guevara della fede significa che si occupa dei problemi terreni che la gente affronta quotidianamente. Si preoccupa di portare la spesa alle persone della sua comunità, facendo qualcosa di veramente cristiano. A causa del covid abbiamo vissuto un problema trasversale che ha reso gli ultimi ancora più ultimi. Non dimenticarsi che la fede ha anche un ruolo sociale, di guerriglia, mi ha reso don Davide ancora più congeniale: è uno che si sporca le mani. Poi un prete con un tatuaggio sul petto è fuori da ogni cliché!
Il prete era un ruolo che mi mancava – continua – Indossare un abito talare è sempre divertente ed è difficile che te lo propongano. E divertirsi per primo, è l’unico strumento per riuscire a divertire gli altri”.
Il cast ha identificato alcune caratteristiche perché una spiaggia sia “Coccia di morto style”. Deve essere una spiaggia non balneabile e dove sia vietato l’uso del bikini nero: meglio il paietatto e diversamente assortito. Niente posacenere. Vietato l’accesso ai vegani.
Perchè vederlo?
Per Luca Argentero “perché mi piacerebbe che si premi il coraggio di Vision, Paola Cortellesi e Antonio Albanese di portare il film in sala. Ridere insieme in sala credo sia il modo migliore per tornare al cinema”.
Perché al cinema?
Per Albanese “ il cinema è il luogo più sicuro del mondo”, mentre per il regista Riccardo Milani “La sala è fondamentale per testare le emozioni, c’è la libertà di vedere un film dove si vuole, ma un film che puoi vedere solo a casa mi sembra una limitazione. L’esperienza al cinema è un’altra cosa. Potevamo uscire in un periodo più garantito, come Natale, ma abbiamo scelto agosto proprio per riportare la gente al cinema. Non so quale sarà il futuro del cinema, ma credo che il passato, presente e futuro del cinema sia la sala”.
Prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, e distribuito da Vision Distribution, Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto sarà in sala dal 26 agosto, ma già si preannuncia un successo visto il tutto esaurito che le anteprime nazionali di Ferragosto hanno fatto registrare nelle arene estive.
“Come durerà questo amore tra i ragazzi? Come un gatto in tangenziale”. Così ci eravamo lasciati nel primo episodio. Il meritato successo di questo film sembra tradire le aspettative: è durato ben più di un gatto in tangenziale.