Cinema d’iDea, giunto quest’anno alla quarta edizione, è il festival che mette al centro i film diretti da registe donne. Data l’impossibilità di svolgere eventi in presenza sarà quest’anno accessibile dal 15 al 21 novembre da tutta Italia interamente on line, grazie alla piattaforma www.streeen.org che rende possibile lo streaming. Si comincia con una proiezione gratuita, ossia il film vincitore della scorsa edizione, Platform, della regista iraniana Sahar Mosayebi, che racconta la storia di tre sorelle campionesse di wushu, un’arte marziale cinese (14 novembre).
L’apertura vera e propria di Cinema d’iDea 2020 è affidata a Citizen Rosi di Didi Gnocchi e Carolina Rosi (15 novembre): si tratta del biopic su Francesco Rosi, il Maestro del cinema scomparso nel 2015. Dichiara entusiasta la direttora artistica Patrizia Fregonese De Filippo: «È un film intimo, poiché accompagnato da ricordi privati, pur trattando di un personaggio pubblico. Uno di quelli che sembrano non esistere più, con una forza, una passione politica e un’onestà intellettuale ormai rare». Il documentario si è aggiudicato il Premio Pasinetti assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci) alla Mostra di Venezia. La voce narrante è della figlia Carolina Rosi e ne sono protagonisti come intervistati magistrati, registi giornalisti e amici quali Roberto Andò, Lirio Abbate, Gherardo Colombo, Nino Di Matteo, Marco Tullio Giordana, Nicola Gratteri, Roberto Saviano, Giuseppe Tornatore, John Turturro, Costa Gavras e Giancarlo De Cataldo.
Tra gli altri film presentati, diverse produzioni iraniane (oltre a Platform). Touran Khanom di Rakhshan Banietemad e Mojtaba Mirtahmasb, ad esempio, è incentrato su Touran Mirhadi (Khomarloo), la figura più importante nell’ambito dell’educazione dei bambini in Iran. Fuori concorso verrà inoltre proposto We Are Soldiers di Svitlana Smirnova, di cui sono protagonisti tre volontari ucraini rimasti feriti durante la guerra tra Russia e Ucraina per la Crimea e il Donbass (iniziata nel 2014) che vengono curati all’ospedale militare di Kiev: una riflessione sull’assurdità di qualsiasi guerra.
Alcuni film saranno presentati attraverso dirette su Facebook con le registe, le sceneggiatrici e la giuria. Infine, sabato 21 novembre saranno comunicati i premi assegnati dalla giuria internazionale, composta da Giovanna Koch (sceneggiatrice italiana), Nicolas e Sarah-Lou Billon (produttori francesi), Paula Rivera (attrice e autrice messicana), Nino Russo (regista, sceneggiatore e drammaturgo italiano), Christine Höfferer (giornalista austriaca) e Gianni Celata (economista e docente italiano, esperto presso due sottocommissioni del Mibact).
Ogni giorno con un solo biglietto si potranno vedere due lungometraggi, mentre venerdì 20 novembre sarà proposto un programma di dieci cortometraggi, molti dei quali esplorano il mondo di bambine, bambini e adolescenti.
Tra i corti in programma anche Tempo Fermo, realizzato da donne detenute presso il carcere di Rebibbia nell’ambito del premio Bookciak, Azione!, nuovo partner del festival. È un film brevissimo ispirato al libro Gli occhi degli alberi e la visione delle nuvole di Chicca Gagliardo e Massimiliano Tappari (Hacca edizioni), in cui le donne, coordinate dai docenti del liceo artistico Enzo Rossi, raccontano come hanno vissuto il loro personalissimo confinamento nel confinamento da Covid-19.
Ogni coppia di nuovi film si potrà vedere a partire dalle 18.30 e per 48 ore dal primo accesso. I biglietti si potranno acquistare anche nei giorni precedenti. Un biglietto costa 3,5 euro, mentre tutto il festival sarà disponibile per 10 euro.
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Argomenti: Cinema