Due film sul mondo di Fellini, alla Festa del Cinema di Roma | Giornale dello Spettacolo
Top

Due film sul mondo di Fellini, alla Festa del Cinema di Roma

Con " Fellinopolis" e "La Fellinette" le registe Silvia Giulietti e Francesca Fabbri Fellini raccontano il magico mondo del regista riminese

Due film sul mondo di Fellini, alla Festa del Cinema di Roma
Preroll

GdS Modifica articolo

20 Ottobre 2020 - 20.57


ATF

di Manuela Ballo

 

Fellini, in altre parole una sorpresa dietro l’altra. In questo lungo anno nel quale si ricorda il centenario della nascita del grande regista. In questi giorni è la festa del cinema di Roma che lo ricorda: lo fa con due documentari, “Fellinopolis” e “La Fellinette”, rispettivamente delle registe Silvia Giulietti e Francesca Fabbri Fellini.

 

In Fellinopolis, la regista mette in scena immagini inedite che testimoniano il modo originale che aveva di girare film il regista e il suo vivere dentro la sua vera casa che era Cinecittà. Il ritratto emerge dalle interviste fatte agli stretti collaboratori del grande maestro: un Fellini senza veli e senza reti di protezione con un ritmo nella narrazione che volutamente evoca il modello felliniano delle sensazioni che emergono dai ricordi.

 

“La Felinette” girata dalla nipote di Fellini è un viaggio nella creatività e nell’intimità familiare, che prende  forma da uno schizzo che Fellini aveva disegnato, nel lontano 1971, proprio ispirandosi alla nipote, ritratta in riva al mare. È una sorta di favola, dove i protagonisti sono, di volta in volta, una bambina e il suo cagnolino, una spiaggia invernale, un palloncino rosso che vola in cielo e una sedia da regista su cui si siede la piccola protagonista del cortometraggio. Il silenzio domina la sequenza delle immagini rendendole ancora più forti e melanconiche.

 

Il Maestro continua a esser fonte d’ispirazione e portatore d’immensi tesori che quest’anno, in occasione del centenario della sua nascita, prendono corpo in questi due documentari. E’ un particolare tipo di omaggio quello contenuto nei due documentari: non è un tributo formale ma una sorta di manifesto sulla volontà di diffondere e mostrare a tutti, anche dopo la sua scomparsa, i modi di lavorare e il vero volto dell’autore che ha segnato la storia del nostro cinema.

 

In”La Fellinette” si vede il regista a lavoro nei “dietro le quinte” dei suoi film più belli: ore e ore di filmati con molti fotogrammi inediti all’interno di quello che può essere definito come il suo regno, lo studio 5 di cinecittà. E’ quello che la regista ci propone un vero viaggio all’interno del mondo felliniano; un voluto ritorno al passato che sfida il vivere in un perenne presente, spesso condito da banale mediocrità.

 

Un testo visivo che serve per andare oltre ciò che tutti noi abbiamo già visto, il prodotto finito, ma che fa conoscere il processo e il modo che Fellini utilizzava per portarci dentro le sue pellicole.
I due documentari vengono dopo di quello che, a fine agosto, era già uscito nelle sale, “Fellini degli Spiriti”, diretto da Anselma dell’ Olio, prodotto da Mad Entertainment e Rai Cinema e distribuito da Nexo Digital. Da questo documentario viene fuori tutta la cultura, l’ironia, il “sense of humor”, ma anche l’ansia trascendentale del grande maestro. Proprio preparando il suo capolavoro, Giulietta degli Spiriti, il regista riminese si era rivolto a Gustavo Rol, guardando con interesse particolare ai suoi esperimenti e alla sua esperienza sensitiva.

 

Il film è ricco d’interviste che raccontano questa passione per l’esoterico: collaboratori e amici, la sua cartomante, l’allieva di Rol, Giuditta Mascioscia; ma anche personaggi di spicco del cinema, come Terry Gilliam, Damien Chazelle, William Friedkin e altri nomi importanti della regia.

I tre docu-film dimostrano che proprio dal suo mondo, quello del cinema, vengono, nel suo nome, prodotti che continueranno a tener vivo il ricordo del grande regista.

Native

Articoli correlati