L’Asperger Film Festival: «Grazie Feltri, siamo tutti gretini»

Alla sua settima edizione, la rassegna al Maxxi di Roma su e di chi si riconosce nell’autismo dedica il manifesto all’attivista Greta Thunberg e ridicolizza chi la insulta

L’Asperger Film Festival: «Grazie Feltri, siamo tutti gretini»
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13 Novembre 2019 - 16.08


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Si svolge nel nome di Greta Thunberg e utilizza l’appellativo di Vittorio Feltri “gretini”, rovesciandolo di senso, l’Asperger Film Festival 2019: è la rassegna di cinema curata da persone che si riconoscono nella condizione autistica, organizzato dall’associazione Not Equal e diretto da Giuseppe Cacace. La settima edizione si tiene da venerdì 15 a domenica 17 al museo Maxxi di Roma: gli organizzatori l’anno scorso ripresero e trasformarono «le infelici parole di Beppe Grillo sulle persone con la sindrome di Asperger in uno slogan beffardo (‘Il Festival di quelli che non capiscono che l’altro non sta capendo’); quest’ anno invece si autodefiniscono il “Festival del Gretini” e «ringraziano Vittorio Feltri per aver suggerito il nuovo slogan e, citando le esternazioni social di personaggi più o meno noti, dedicano il manifesto del festival a Greta Thunberg, la “scimmia ammaestrata”, “l’adolescente racchia e saccente”, “affetta dal Morbo di Asperger” che “se non fosse malata la metterei sotto con la macchina”».

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Il sito dell’Asff

La serata di apertura è affidata a Piovono Mucche di Luca Vendruscolo. «Per noi – continuano gli organizzatori – è un film manifesto, capace di raccontare la disabilità senza retorica e con la giusta dose di cinismo, un film in cui, con grande onestà, si ride anche della disabilità».

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In programma 61 cortometraggi selezionati tra 3150 arrivati da oltre cento paesi, divisi in quattro sezioni competitive e una vetrina tematica dedicata alla neuro diversità. Nelle mattine di venerdì 15 e sabato 16, circa 400 studenti saranno al Maxxi per assegnare premi e riconoscimenti ai migliori cortometraggi in concorso.

Sabato 16 sarà ospite del festival Marco Bonfanti, autore de L’uomo senza gravità con Elio Germano: «Il film – scrivono gli organizzatori – racconta la difficoltà di essere leggeri in un mondo che, votato alla pesantezza, sembra non lasciare spazio a chi lo guarda da un’altra prospettiva». (Cl.Sar.)

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