Il ribelle e ambizioso Martin Eden di Jack London trasferito dalla California a Napoli era una scommessa sulla carta quasi impossibile. Sembra invece riuscita, almeno a quanto riferiscono più testate tra le quali la Stampa e l’Ansa.
Il film di Pietro Marcello è in concorso a Venezia, è tratto con ampie libertà dal romanzo pubblicato a puntate dallo scrittore nordamericano a partire dal 1908 e ha come protagonista Luca Marinelli: interpreta il marinaio dagli ideali socialisti, innamorato di Elena (Jessica Cressy), donna aristocratica, che lotta per diventare scrittore e lo diventerà, conoscerà il successo, il crollo delle sue utopie politiche, la rovina a causa della sua ambizione, del suo individualismo senza limiti. A fianco di Martin Eden nel tentativo di sostenerlo c’è Russ Brissenden, un intellettuale anarcoide interpretato da Carlo Cecchi.
Come ha spiegato lo sceneggiatore Maurizio Braucci, Jack London è stato uno scrittore “di massa, di impegno politico, socialista, che crede di usare l’industria culturale, invece capisce che è l’industria culturale ad usare lui. E questo vale anche per oggi: la dicotomia che dilania tutti gli intellettuali tra il fare cultura e cercare di cambiare il mondo”. A Braucci Martin Eden ricorda “altri personaggi che hanno tradito le loro classi di appartenenza e sono crollati per esigenze di successo, da Fassbinder a Michael Jackson”.
Prodotto da Avventurosa, Ibc Movie con Rai Cinema, il film è stato applaudito alla Mostra del cinema e arriva nelle sale da mercoledì 4 distribuito da 01. Come ha spiegato il regista, Martin Eden inizia con brani di repertorio sull’anarchico Errico Malatesta e altri materiali d’archivio che si alternano al racconto d’invenzione.