Il “Green Book” era la guida per afroamericani negli Stati Uniti: ovvero i ristoranti e i motel e alberghetti, spesso malconci, dove le persone dalla pelle nera potevano andare senza essere respinti o non avere guai. “Green Book” di Peter Farrelly vincitore dell’Oscar 2019 è tratto da una vicenda vera: l’amicizia tra il buttafuori italoamericano Tony Vallelonga detto Tony Lip che fa autista, ma poi diventa suo amico e difensore, del pianista jazz afroamericano Don Shirley in tour nel 1962 nel sud degli Usa, in Stati ad alto tasso di razzismo.
Vallelonga è intepretato da Viggo Mortensen, Don Shirley da Mahershala Ali.
Il film ha vinto come miglior film, l’Oscar come attore non protagonista a Mahershala Ali, come miglior sceneggiatura originale di Nick Vallelonga, Brian Currie e Farrelly .
Il sito di Variety riferisce che Spike Lee in sala si sarebbe infuriato e avrebbe provato a uscire dal Dolby Theater dopo l’annuncio della vittoria di “Green Book” perché ritiene perpetui una narrazione consolatoria dal punto di vista dei bianchi.
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