Attrice magistrale, magnifica oggi come da giovane, magnetica, con uno sguardo capace di infinite sfumature, di affascinare e di inquietare, la Berlinale ha consegnato a Charlotte Rampling l’Orso d’oro alla carriera. Come ricordano i cronisti da Berlino, l’interprete britannica ha recitato anche in molto film italiani, come la “Caduta degli dei” nel 1969 per il quale, ha raccontato ai cronisti italiani, “sceglieva donne che gli ricordassero sua madre, scelse me”, senza dimenticare un caposaldo come “Il portiere di notte” di Liliana Cavani, nel 1963 o come le ha ricordato qualcuno, “Yuppi du” di Adriano Celentano nel 1974 . “Adriano? Selvaggio, un mattacchione”.
Charlotte Rampling è nata nel 1946. Era nei film di François Ozon “Sotto la sabbia” (2000) e “Swimming Pool” (2003), nel 2015 ha vinto l’Orso d’argento per la migliore attrice a Berlino per “45 anni” di Andrew Haigh e nel 2017 la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Venezia per il film “Hannah” di Andrea Pallaoro.
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