Valeria Della Rocca: un galà di cinema e fiction perché ai “cineturisti” la Campania piace molto

L’ideatrice della manifestazione tra Napoli e Castellammare di Stabia, con premiazini finali, spiega: “Nella regione sono in circolazione ben 700 produzioni”

Valeria Della Rocca: un galà di cinema e fiction perché ai “cineturisti” la Campania piace molto
Preroll AMP

GdS Modifica articolo

12 Ottobre 2018 - 15.31


ATF AMP

Ste.Mi.

Top Right AMP

In Campania, in questo periodo, sono in circolazione ben 700 produzioni di cinema, fiction, spot pubblicitari, set fotografici, grazie anche al fatto che il “cineturismo” è un fenomeno in aumento e nella regione conosce da anni una fortuna crescente. Un dato sorprendente, almeno per i non addetti ai lavori. Lo rivela Valeria Della Rocca, produttrice, colei che ha ideato il “Galà del cinema e della fiction in Campania” diretto da Marco Spagnoli. L’appuntamento, arrivato alla decima edizione, realizzato con la Film Commission Regione Campania e in corso a Napoli e Castellammare di Stabia, arriva alla serata conclusiva sabato 13 ottobre.

Il Galà campano premia artisti dello spettacolo e, in primo luogo, le produzioni televisive e cinematografiche che raccontano Napoli e la Campania. Alla presentazione a Roma Mario Martone ha ritirato il Premio speciale alla regia, Matteo Garrone quello per il Migliore film drammatico per “Dogman”, mentre la serata conclusiva è sabato 13 al castello medioevale di Castellammare di Stabia. Nell’occasione vengono premiati tra altri il musicista Vince Tempera per Cinema e musica, Gaia Bermani Amaral (Cinema e moda), Franca Leosini, (Giornalista dell’anno) Geppy Gleijeses (Cinema e Teatro), Cristiano Caccamo (Premio Speciale Rising Star), in una serata condotta da Maurizio Casagrande insieme a Iago García, della serie tv “Il Segreto”. Nella serata vengono invece assegnati i primi a film drammatici, commedie, fiction, cortometraggi e spot.

Dynamic 1 AMP

Della Rocca: “Iniziammo con i turisti americani per il Postino di Troisi”
Il “cineturismo” è quel movimento di turisti che cercano l’inquadratura di un film, il luogo dove è stata girata una fiction, e non investe solo la Licata immaginaria del Commissario Montalbano nel ragusano. “La leva della nascita del galà è stata proprio la richiesta turistica – ricorda Valeria Della Rocca – Tour operator americani ci chiedevano di visitare i luoghi del ‘Postino’ di Massimo Troisi con Michael Radford, compresa Procida quando di solito si cercano più Ischia o Capri. È un risultato importante da valutare: fare film oggi non va più visto come un passo meramente d’essai, ti racconto una storia. Dietro a una produzione si costruisce una macchina che ha una ricaduta sul territorio in termini di ‘cineturismo’. Penso all’ Amica geniale da Elena Ferrante: ha venduto tanti libri e dopo che sarà uscita la fiction dobbiamo essere pronti ad accogliere tantissimi visitatori”.
L’audiovisivo, registra la produttrice, “è talmente entrato nell’idea delle persone che genera una doppia motivazione per visitare un luogo. Da qui sono nati i ‘movie tour”, penso all’Oro di Napoli come ai ‘Bastardi di pizzo falcone” con le sue case meravigliose”.
Un caso eclatante ed emblematico non è stato “Benvenuti al sud”? “Infatti – risponde Valeria Della Rocca – La Campania film commission portava come esempio proprio il paesino di Santa Maria di Castellabbate. Dopo il film di Minieri hanno messo insegne nel bar, nella casa, dicendo che lì avevano girato”.

Perché questo accade? “La gente sempre più spesso rivive l’esperienza di un film per sentirsene parte. E l’audiovisivo è diventato uno strumento per divulgare un’immagine, sia positiva che negativa di un luogo, per cui genera una domanda e quindi un indotto. A Napoli fanno tour nei ‘bassi’ “. Se registi e produttori sono comprensibilmente affascinati dalla vastissima gamma di suggestioni della Campania, “dobbiamo rifletterci e il territorio va gestito e comunicato”, avverte la produttrice. “Anni fa c’erano le notizie dell’immondizia, che vanno date, e non avevamo dati come 700 produzioni presenti. Ma anche i set di Garrone, dall’Imbalsamatore a Gomorra a Dogman, mostrano nella sua chiave realtà che esistono e generano anch’essi un indotto. Per questo diciamo ai registi di far attenzione al contesto. Il Galà del cinema e fiction esiste perché c’è un’industria viva, che produce, che va”.

Il sito del Galà del cinema e della fiction in Campania

Dynamic 1 AMP

 

 

FloorAD AMP
Exit mobile version