Una storia sulla bellezza della malinconia, dell’amore, del dolore e del ricordo. E’ il film breve ‘Il nome che mi hai sempre dato’, basato su una storia realmente accaduta e diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo. Racconta la storia di un anziano vedovo che porta tutti i giorni con sé la foto incorniciata della moglie, si siede sul muretto guardando il mare di Gaeta e rimane in silenzio.
“Un gesto profondo e commovente – ha detto l’autore Giuseppe Alessio Nuzzo – che mi ha spinto a scrivere e rielaborare la sua storia, per poterla portare ancora di più nelle case e nei cuori delle persone, una storia dimenticata ma indimenticabile”.
L’opera, girata sia in formato verticale che in orizzontale, vede come protagonista Mariano Rigillo affiancato da Anna Teresa Rossini, Marco Rosso Cacciapuoti e Fabiola Dalla Chiara, e verrà proiettata alle ore 21 del 22 e del 23 settembre in Piazza del Popolo a Roma per il concorso Vertical Movie.
“Abbiamo deciso di girare questo film breve nel doppio formato – ha spiegato il regista – in modo tale da rendere fruibile la storia e le immagini sia a chi lo guarderà attraverso il mezzo tradizionale come cinema e televisione in orizzontale, ma anche a chi è oramai abituato a visionare filmati sul proprio smartphone in verticale”.
Un ritorno alla regia per Nuzzo dopo il fortunato ‘Lettere a mia figlia’ con Leo Gullotta che gli è valso la vittoria del Giffoni Film Festival, una menzione speciale ai Nastri d’Argento e oltre 60 premi in tutto il mondo.
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