Le agenzie e i siti registrano molti applausi al film del messicano Alfonso Cuaron “Roma”, in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, e lo danno come uno dei candidati al Leone. Con il titolo che richiama un quartiere benestante di Città del Messico, il film racconta in bianco e nero di una famiglia nella capitale nel 1971, anno importante per l’autore e per il suo Paese.
Il racconto è su due donne lasciate dai rispettivi uomini e sulle loro vicende familiari. Cleo (interpretata da Yalitza Aparicio) è una domestica giovane, di etnia mixteca, mollata dal ragazzo, un bullo che l’ha messa incinta, Sofia (Marina de Tavira) è la sua padrona, madre di quattro figli, ed è stata lasciata dal marito Antonio (Fernando Grediaga). I due personaggi maschili non fanno una gran figura.
Il film è prodotto da Netflix che lo trasmetterà a dicembre sulla piattaforma e lo manderà in alcune sale. ”Tanta gente non ha la possibilità o il tempo per andare al cinema e questa piattaforma ti dà la possibilità di vedere il cinema. Che c’è di male?’, ha commentato Cuaron riguardo a una produzione da una piattaforma tv che altri festival, vedi Cannes, non hanno voluto.