"Relazioni consensuali": Weinstein prova l'ultima carta della difesa

Secondo gli avvocati del produttore cinematografico, incriminato per stupro e abusi sessuali su almeno tre donne, tutte le relazioni erano consensuali. Una anche lunga e romantica

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3 Agosto 2018 - 10.55


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Erano relazioni consensuali, lunghe e romantiche. Sarebbe questa la strategia dei legali di Harvey Weinstein per chiedere al giudice di New York di far cadere le accuse più gravi di violenza sessuale contro di lui.
L’avvocato del potente produttore cinematografico, caduto in disgrazia dopo le accuse di molestie e violenze da parte di numerose donne, sostiene infatti che il procuratore non abbia mostrato in tribunale le email che proverebbero una lunga e romantica relazione tra Weinstein e una delle sue accusatrici.
Ma c’è di più. Secondo la difesa, tutte le relazioni erano consensuali. Il primo reato che i legali di Weinstein cercheranno di smontare è la violenza sessuale avvenuta nel 2013. Ci sarebbero le prove, hanno sostenuto gli avvocati, che dimostrano come la donna abbia continuato a frequentare il produttore dopo il presunto abuso.
Weinstein è stato incriminato a maggio e poi ancora a giugno per stupro e abusi sessuali su almeno tre donne. E’ tornato in libertà dopo aver pagato una cauzione di un milione di dollari.
Nel 2017 dopo le rivelazioni pubbliche e le accuse contro Weinstein si diffuse in modo virale MeToo, il movimento femminista contro le violenze sessuali e le molestie contro le donne, soprattutto sul posto di lavoro.

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