L’attrice britannica Vanessa Redgrave sarà premiata con il Leone d’oro alla carriera della 75ma Mostra del Cinema di Venezia, che si terrà al Lido dal 29 agosto all’8 settembre.
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, che ha fatto propria la proposta del direttore della rassegna, Alberto Barbera. Il Leone d’oro destinato alla regia era già stato attribuito dal board della Biennale a David Cronenberg.
Incredula Vanessa Redgrave
“Sono sbalordita – ha detto l’attrice ricevuta la notizia – e straordinariamente felice di sapere che sarò premiata col Leone d’oro alla carriera dalla Mostra di Venezia. La scorsa estate – ha ricordato Redgrave – stavo girando proprio a Venezia The Aspern Papers. Molti anni fa ho girato La vacanza nelle paludi del Veneto. Il mio personaggio parlava solo in dialetto veneziano. Scommetto di essere l’unica attrice non italiana ad aver recitato un intero ruolo in dialetto veneziano! Grazie infinite cara Mostra!”.
“Unanimemente considerata tra le migliori interpreti femminili del cinema moderno, Vanessa Redgrave – ha sottolineato Barbera – è un’attrice sensibile e capace di infinite sfumature, interprete ideale di personaggi complessi e non di rado controversi. Dotata di naturale eleganza, innata forza di seduzione e di uno straordinario talento, è potuta passare con disinvoltura dal cinema d’autore europeo alle fastose produzioni hollywoodiane, dalle tavole del palcoscenico alle produzioni televisive, offrendo ogni volta risultati di assoluta eccellenza”.
“Le sue apparizioni, distribuite in sessant’anni di attività – ha detto ancora il direttore della Mostra del Cinema – emanano autorevolezza e piena padronanza dei ruoli, generosità senza limiti ed estrema raffinatezza, qualità non disgiunte da una buona dose di audacia e combattività che costituiscono uno dei tratti più evidenti della sua personalità umana e artistica”.
A sottolineare la combattività e l’impegno di Vanessa Redgrave anche il suo ultimo lavoro. A fine giugno ha presentato alla Festa del Cinema di Roma il documentario di cui è regista See Sorrow – Il dolore del mare, sul dramma dei rifugiati che arrivano sulle coste europee.
“E’ un tributo – aveva detto l’attrice – alle donne, madri, nonne, giovani, e ai padri che hanno cercato aiuto secondo la legge d’Europa. Hanno un diritto profondo, che non si può cambiare. È in proporzione, attraverso la protezione data ai profughi, che cresce la democrazia. Non può crescere se ci sono morti in mare, sotto la sabbia, sotto le bombe. Per proteggere la democrazia bisogna proteggere i popoli dei Paesi in guerra”.
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