I fan cinesi della Pixar temono che il nuovo corto 'Bao' possa venir censurato

Il tutto per un episodio del 2013 che riguarda il presidente Xi Jinping e dei ravioli

I fan cinesi della Pixar temono che il nuovo corto 'Bao' possa venir censurato
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29 Aprile 2018 - 18.20


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Che la Cina sia a tutti gli effetti una dittatura feroce viene dimenticato spesso, ma storie come questa servono proprio a ricordare quanto violento sia il potere del presidente a vita Xi Jinping.

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A cadere (forse) sotto la mannaia della censura potrebbe essere il prossimo corto della Pixar, che verrà proiettato, come da tradizione, prima del prossimo lungometraggio, Gli Incredibili 2. Il corto, di cui per il momento circola solo un piccolo teaser, si intitola Bao (raviolo in cinese) e parla appunto di una donna, che desidera un figlio, che trova una mattina un “neonato” raviolino cinese, Bao appunto, cui si affeziona immediatamente (e come darle torto).

L’innocente cortometraggio però potrebbe non arrivare mai in Cina e la ragione sta in un episodio avvenuto nel 2013, quando il presidente Xi, nell’ambito di un programma dal nome “tenere il partito comunista a contatto con le persone comuni” era stato visto in un negozio di ravioli mentre faceva la fila come tutti e consumava i ravioli al tavolo da solo, senza parlare con nessuno e senza che nessuno, ovviamente, osasse avvicinarlo. Un atteggiamento che è apparso falso e per nulla spontaneo e che ha generato un soprannome, nato online, ossia Xi Baozi (Xi Il raviolo).

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Bene, lo scherzo non è affatto piaciuto al presidente, che ha fatto identificare l’autore e lo ha condannato a 22 mesi di prigione e lavori forzati. Per questo, ci sono i sospetti che il corto sul raviolo potrebbe ricordare quello spiacevole episodio e quindi non vedere mai la luce in Cina. 

 

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