La Russia bandisce la commedia su Stalin: "è un insulto per il nostro paese"

'Morto Stalin se ne fa un altro' è una commedia di Armando Iannucci che sta avendo molto successo in tutto il mondo, ma i russi pare non abbiano gradito.

La Russia bandisce la commedia su Stalin: "è un insulto per il nostro paese"
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23 Gennaio 2018 - 20.14


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Sebbene ‘Morto Stalin se ne fa un altro’, la commedia di Armando Iannucci, stia conseguendo un grande successo di pubblico e critica in tutto il mondo, la Russia sembra non aver apprezzato la black comedy sulla morte del capo supremo dell’Unione Sovietica: il ministro della cultura russo, Vladimir Medinsky, ha infatti deciso di ritirare il film dalle sale perché considerato un insulto alla storia e alle tradizione russe.

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Le reazioni sono state pesanti: Yelena Drapeko, parlamentare addetto alla commissione cultura, ha definito il film “la cosa più disgustosa che abbia visto in tutta la mia vita”, mentre Nadezhda Usmanova, capo della Società storico-militare, ha dichiarato che la commedia è “brutta, noiosa, vile e ripugnante”.

Anche Pavel Pozhigailo, un altro membro della commissione cultura, ha visto nel film un “insulto ai storici simboli della Russia, come l’inno sovietico, gli ordini militari e le medaglie”. Inoltre, ha dichiarato che Marshal Zhukov, un comandante sovietico che ha una statua nella Piazza Rossa, è ritratto come “un idiota”. Addirittura il partito comunista, il secondo per dimensioni in Parlamento, ha parlato del film come di “una forma di pressione psicologica contro il nostro paese”.

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Iannucci, da parte sua, ha dichiarato che “tutti i russi, compresa la stampa, che hanno visionato il film lo hanno trovato divertente. Spero ancora di poter trovare una distribuzione in Russia”. 

 

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