Aladdin, Disney accusata di discriminare gli attori orientali: sostituiti con bianchi truccati

La casa di produzione ammette l'escamotage, ma solo per esigenze di sicurezza e per pochi e determinati ruoli, come gli stuntmen.

Aladdin, Disney accusata di discriminare gli attori orientali: sostituiti con bianchi truccati
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9 Gennaio 2018 - 09.36


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La scure del politicamente corretto si abbatte anche sulla Disney che, sotto la spinta della denuncia di una comparsa, ha dovuto ammettere che molti dei personaggi orientali dell’adattamento filmico di ”Aladdin” – diretto da Guy Ritchie e che arriverà sugli schermi nel maggio del 2019 – sono stati fatti interpretare da attori caucasici opportunamente truccati.
La Disney ha detto di avere fatto ricorso a questo escamotage solo per pochi personaggi per i quali occorrevano interpreti con una particolare esperienza (come gli stuntmen) o per problemi di sicurezza,
Una spiegazione che non ha convinto la comparsa Kaushal Odedra che, partecipando alle riprese, dice di avere visto “venti” attori con la faccia brunita.
“Aladdin era l’occasione perfetta per mostrare la diversità e una vera immagine”, ha detto, aggiungendo che i produttori della Disney ”sono scollegati da ciò che accade intorno a loro”. Dopo Odedra, altri artisti hanno accusato la produzione di non aver reclutato persone provenienti dalle comunità pakistane, indiane, bengalesi e arabe.
Non è la prima volta che il film ”Aladdin” viene criticato per la sua rappresentazione della diversità, in particolare con il ruolo di Jasmine assegnato alla britannica Naomi Scott, di origini indiane; quello del protagonista al canadese Mena Massoud e del Genio a Will Smith.

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