Pupi Avati, il fratello Antonio e il figlio Tommaso sono imputati in un processo a Firenze. Secondo l’accusa avrebbero utilizzato nel film ‘Un ragazzo d’oro’, pellicola pluripremiata e con un cast internazionale (tra gli altri Sharon Stone, Cristiana Capotondi e Riccardo Scamarcio), 21 secondi di ’10 ragazze’, opera di Tessa Bernardi, regista indipendente fiorentina. Lo riporta il quotidiano La Repubblica nell’edizione locale.
Gli Avati sono accusati di diffamazione e di violazione della legge del diritto di autore. “Pur trattandosi di spezzoni limitati nella durata temporale, essi comunque sarebbero riconoscibili” e la regista fiorentina non ha mai dato l’autorizzazione. L’accusa di diffamazione riguarda invece il presunto giudizio negativo che Pupi Avati avrebbe dato del lavoro della sua accusatrice, che si è costituita parte civile nel processo davanti al giudice Elisabetta Pagliai. Prossima udienza il 20 marzo prossimo.