Il cinema civile di Marco Tullio Giordana tra Gramsci e Pasolini

Un libro di Olivieri e Paparcone indaga la carica culturale, politica ed estetica dei film del regista milanese. Se ne parla a Roma insieme alla proiezione del film “Due soldati”

Il cinema civile di Marco Tullio Giordana tra Gramsci e Pasolini
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24 Novembre 2017 - 17.15


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Dai “Cento passi” su Peppino Impastato ucciso dalla mafia alla “Meglio gioventù” il regista e sceneggiatore Marco Tullio Giordana ha sempre fatto come sua cifra la lettura e interpretazione dei temi della società italiana cifra. Giusto quindi che ci sia un libro sulla sua opera: “Marco Tullio Giordana. Una poetica civile in forma di cinema” di Marco Olivieri e Anna Paparcone (Rubbettino editore) viene presentato lunedì 27 novembre, con ingresso gratuito fino a esaurimento posti, alla Casa del Cinema di Roma con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale per una giornata sull’autore.

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Dopo la proiezione, alle 16.30, del film tv “Due soldati” presentato questo agosto al Festival di Locarno, si tiene un incontro moderato da Flavio De Bernardinis, presente Giordana, con Olivieri e Paparcone. Nell’appuntamento gli autori esaminano la sua filmografia “contraddistinta dal costante dialogo tra impegno civile e ricerca estetica”, come sottolineano nel loro libro i due autori che scrivono in quarta di copertina: «Il cinema di Marco Tullio Giordana in rapporto con la Storia, dal Fascismo alle rivolte sessantottine, dalla violenza negli stadi al fenomeno dell’immigrazione in Italia, dal terrorismo degli anni Settanta alla lotta contro le mafie. Un cinema civile che non rinuncia però a canoni espressivi frutto di un’approfondita riflessione estetica, di una passione accentuata per la letteratura e la musica e di un costante lavoro sullo stile filmico. L’analisi dei vari temi si avvale di riflessioni teoriche su realismo e postmodernismo, cinema d’autore e cinema di genere. Inoltre evidenzia un’osmosi feconda tra realtà storica e finzione nell’ambito di una più complessa visione della storia collettiva e dell’umanità del singolo, senza dimenticare la figura femminile. La lezione di Gramsci si combina con la poetica pasoliniana in un cinema che mette in gioco rimozioni, desideri di rinascita e aneliti a una bellezza forse perduta per sempre».

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Info tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it. Ingresso gratuito.

 

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