Paternità e identità sessuale, Villerupt incorona "Il padre d'Italia"

La rassegna sul cinema italiano nella cittadina francese premia il film di Fabio Mollo con Isabella Ragonese e Luca Marinelli

Paternità e identità sessuale, Villerupt incorona "Il padre d'Italia"
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21 Novembre 2017 - 11.15


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“Il padre d’Italia” di Fabio Mollo ottiene il gran premio Amilcar al quarantesimo Festival du Cinéma Italien che si tiene a Villerupt, cittadina francese della Lorena al confine con il Lussemburgo, dove in passato c’erano ferriere e una forte immigrazione italiana.

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La giuria con Cristina Comencini come presidente ha premiato il film uscito nella primavera scorsa che racconta dell’incontro e le vite complicate tra Paolo, lasciato dal suo uomo, e Mia, che è incinta. E’ stato definito dalla critica un road movie nel sud italiano. La motivazione è che “il film affronta con grande precisione i temi molto attuali dell’identità sessuale e della paternità. È interpretato da due attori eccezionali, Isabella Ragonese e Luca Marinelli, che apportano un’emozione crescente a un incontro improbabile. Il regista presenta il suo film con forza, finezza e inventiva.”

Premi sono andati anche ad Andrea Segre, Francesco Bruni, Michele Placido oltre al premio speciale a Marco Tullio Giordana. “Il padre d’Italia” ha vinto anche il riconoscimento della Giuria Giovani. Gli altri trofei, dal nome dello scultore italo-francese Amilcar Zannoni, li hanno ricevuti “L’ordine delle cose” di Andrea Segre per la Giuria dei Critici, “7 minuti” di Michele Placido ha conquistato il premio Amilcar del pubblico, “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni è stato premiato dagli esercenti di sale francesi. Hanno ricevuto menzioni speciali “Manuel” di Dario Albertini, “Easy – un viaggio facile facile” di Andrea Magnani, “Cuori puri” di Roberto De Paolis.
Dirigono il festival Antoine Compagnone e Oreste Sacchelli.

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