Se dovesse diventare una disposizione senza possibilità di deroga, la Francia dovrebbe dire addio ai film in cui il protagonista fuma una sigaretta.
Non è ancora legge, ma il governo francese sta prendendo in seria considerazione il ”divieto di fumo” sullo schermo e questa ipotesi già attira forti critiche.
Il Ministero della Sanità sta valutando la proposta di una senatrice socialista, Nadine Grelet-Certenais, che vuole vietare a titolo definitivo la presenza di sigarette sullo schermo. La senatrice vede nelle scene in cui gli attori fumano un “incentivo culturale a fumare”.
Citando uno studio dalla Lega contro il cancro del 2012, l’esponente socialista afferma che “il 70% dei nuovi film francesi ha messo, nelle sue immagini, almeno una volta una persona che fuma. Una cosa che contribuisce a banalizzare l’uso, se non promuovere, tra i bambini e gli adolescenti, che sono i primi consumatori di serie e film, anche su Internet “.
Intanto il Senato di Parigi si sta apprestando a fare salire gradualmente fino a 10 euro il prezzo di un pacchetto di sigarette in Francia (che ora è di circa 7 euro).
Molti spettatori e critici hanno protestato. Tra di loro il filosofo Raphaël Enthoven che, nella sua rubrica su Europe 1, ha detto: “iniettare la moralità nella settima arte è come versare Coca Cola in un Chateau Lafite”.
Argomenti: Cinema