Da Asia Argento a Nanni Moretti, guerra e musica al Torino Film Festival

Dal 24 novembre al 2 dicembre molte opere prime. Una retrospettiva su Brian De Palma. Un premio al musicista Pino Donaggio. Un musical di Roberta Torre con Massimo Ranieri.

Da Asia Argento a Nanni Moretti, guerra e musica al Torino Film Festival
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14 Novembre 2017 - 13.35


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In totale il Torino Film Festival del 2017, alla 35esima edizione, propone 169 film di cui 40 opere prime e seconde, 36 anteprime mondiali, 21 anteprime internazionali, quattro anteprime europee, 59 anteprime italiane. Torna Nanni Moretti, che questo festival ha diretto in passato; ci sarà Asia Argento che ha selezionato i film a tema americano ed è direttrice ospite del festival; il Gran premio Torino va al compositore e cantautore Pino Donaggio, che lo riceverà il 29 novembre prima della proiezione di Vestito per uccidere di Brian De Palma inserita in una retrospettiva sul regista che forse verrà; presiede la giuria Pablo Larrain. Un buon numero di registi italiani, due nel concorso principale.

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Il Tff è in cartellone dal 24 novembre al 2 dicembre (qui il link al festival). Lo apre Finding Your Feet / Ricomincio da me, una commedia diretta da Richard Loncraine, regista di Riccardo III e di Wimbledon e scritta e prodotta da Nick Moorcroft e Meg Leonard. Chiude The Florida Project, di Sean Baker, su un motel dove vivono persone povere e su una bambina molto vivace e sveglia (Brooklynn Kimberly Prince), affiancata dai suoi amici, dalla madre e dall’albergatore Willem Dafoe.

Tra i tanti film in calendario: Smetto quando voglio – Ad Honorem, terzo capitolo del ciclo di Sydney Sibilia; L’ora più buia di Joe Wright, con Gary Oldman come Winston Churchill di fronte al conflitto mondiale e alla possibile invasione nazista, Seven Sisters, film di fantascienza con Noomi Rapace, Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini, Balon di Pasquale Scimeca su migranti nigeriani, Kings con Daniel Craig e Halle Berry (tema: il razzismo), Dickens – L’uomo che inventò il Natale di Bharat Nalluri, sullo scrittore che scrisse il racconto Canto di Natale e il film su Mary Shelley con Elle Fanning.La sezione After Hours propone The Disaster Artist di James Franco, su The Room, reputato il peggior film della storia, Game of Death di Sebastien Landry e Laurence Morais; il musical Riccardo va all’inferno di Roberta Torre con Massimo Ranieri, il thriller Sequence Break di Graham Skipper, l’horror Amazon Tokyo Vampire Hotel, diretta da Sion Sono.
Il concorso ufficiale propone Don’t Forget Me di Ram Nehari, storia tra una anoressica e un suonatore di tuba; Barrage di Laura Schroeder, su tre donne interpretata da Isabelle Huppert; il thriller Beast di Michael Pearce; The Death of Stalin di Armando Iannucci.

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Numerosi i documentari sulla musica: Faithfull, su Marianne Faithfull di Sandrine Bonnaire, My Life Story, su Suggs (alias Graham McPherson) e i Madness e lo Ska firmato da Julien Temple, su Grace Jones in un doc di Sophie Fiennes (sorella di Ralph e Joseph).

Asia Argento ha scelto i film di “Amerikana”: Paydayx, Stroszek, Out of the blue, Paris, Texas di Wenders e Ingannevole il cuore sopra ogni cosa. “Ci sono scenari in America in cui senti che regna la follia, soprattutto nel Sud degli Stati Uniti, sotto quella “Bible belt”, la cintura della Bibbia che è poi l’America vera. Quella che un giorno si è sentita finalmente rappresentata da Donald Trump e lo ha votato”.

Nel concorso la direttrice Emanuele Martini ha inserito “talenti innovativi per intercettare le tendenze del cinema indipendente”. Partecipano Jacopo Quadri con Lorello e Brunello, su due gemelli in una fattoria maremmana, e Blue kids di Andrea Tagliaferri (ex assistente di Matteo Garrone, qui produttore) su fratello e sorella legati in modo morboso.

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