L'Islam senza luoghi comuni: a scuola di rispetto e tolleranza nel collegio indonesiano

Bernardo Bertolucci partecipa alla Festa del cinema di Roma alla presentazione di "Da'wah", racconto del regista Italo Spinelli

L'Islam senza luoghi comuni: a scuola di rispetto e tolleranza nel collegio indonesiano
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4 Novembre 2017 - 16.10


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Il regista e documentarista Italo Spinelli è tra i pochi europei ad essere entrati in un pondok pesantren (collegio islamico) per filmare la vita e le abitudini dei giovani studenti e far conoscere l’Islam lontano dagli stereotipi mistificanti alla Trump e di molti occidentali: è l’Islam che contrappone la compassione e i gentili consigli contro la violenza e il terrorismo, una religione che invita alla pacata discussione e è opposta alle azioni di violenza.

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Spinelli presenta il suo documentario Da’wah (L’invito) il 4 novembre alle 19 insieme al regista Bernardo Bertolucci al Teatro Studio all’Auditorium Parco della Musica di Roma per la proiezione in anteprima del film come evento speciale della Festa del cinema.

Il documentario racconta una giornata tipica di quattro giovani studenti di una scuola coranica indonesiana: Rafli, Masduqui, Yazid, Shofi sognano di divenire Ustād, o meglio guide religiose e predicatori dei precetti di Allah. Spinelli, regista, fondatore e ideatore del festival Asiatica Film Mediale, ha voluto riprendere una giornata di collegio poco prima del ritorno a casa per la pausa del Ramadan.

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L’opera, prodotta dalla Kaia Films Indonesia e distribuita da Merlino Distribuzione, è stata girata nel collegio di “Dalwa”, nella Regency di Pasuruan, nella provincia orientale di Giava, dove ci sono molti altri collegi coranici. “Dalwa” è frequentata da 2.700 ragazzi tra i 6 e i 18 anni e oltre al Corano e all’arabo studiano matematica, la lingua inglese, l’economia e l’informatica.

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