Oliver Stone: a Weinstein un processo in tribunale, non in piazza

Secondo il regista il produttore è stato già condannato da un "sistema di giustizieri".

Oliver Stone: a Weinstein un processo in tribunale, non in piazza
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13 Ottobre 2017 - 10.23


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Le accuse contro il produttore hollywoodiano Harvey Weinstein hanno assunto una dimensione internazionale, con la polizia britannica che ha aperto un’inchiesta come aveva fatto quella di New York. Ma, mentre una quarta donna accusa il potente mogul del cinema di stupro, c’è anche chi lo difende: è il caso del regista Oliver Stone il quale sostiene che Weinstein è stato già condannato da un “sistema di giustizieri”.
Come quando si rompe una diga, su Weinstein piovono accuse di abusi sessuali e stupri, dopo che la scorsa settimana un esplosivo articolo del New York Times ha raccontato una storia di presunti comportamenti sessuali predatori da parte del produttore. Ieri alla lista s’è aggiunta l’attrice americana Rose McGowan, la quale accusa Weinstein di averla stuprata.
Un portavoce della polizia di New York ha confermato di aver aperto un’inchiesta relativa ad avvenimenti del 2004. Secondo il New York Daily News il caso riguarda l’aspirante attrice Lucia Evans, che in precedenza aveva raccontato al New Yorker d’esser stata costretta a praticare sesso orale su di lui.

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In un comunicato, poi, Scotland Yard ha detto che la polizia sta indagando “in relazione a una presunta aggressione sessuale denunciata alla Merseyside Police”. Non ha fornito ulteriori dettagli. Il Daily Telegraph ha aggiunto che il caso riguarda un’attrice oggi conosciuta che vive nell’area di Liverpool.
Lo scandalo Weinstein sta assumendo, comunque, una dimensione più ampia. McGowan ha pubblicato una serie di tweet ieri con i quali sostiene che il capo di Amazon Studios, Roy Price, sapeva che Weinstein l’aveva stuprata, perché lei glielo aveva comunicato, ma aveva fatto finta di nulla. “Gliel’ho detto tante e tante volte. Ha detto che non c’erano prove. Io ho detto di essere io stessa la prova”, ha scritto. Amazon Studio ha poi comunicato che Price – che è stato a sua volta accusato di avusi sessuali da una producer TV, Isa Hackett – è “sospeso con effetto immediato”.

 Ieri Weinstein è stato visto in pubblico per la prima volta da giorni. E’ stato circondato dai paparazzi. In un video ottenuto dalla ABC, il produttore dice: “Ragazzi, non va bene ma ci sto provando. Sto ricevendo aiuto. Lo sapete, tutti fanno errori”. Poi è salito su un SUV e ha detto di sperare di ricevere “una seconda chance”. Il sito internet TMZ ha riferito che era diretto in Arizona per entrare in un centro di riabilitazione, probabilmente The Meadows, una struttura a nordovest di Phoenix dove sono stati curati anche il golfista Tiger Woods e la supermodella Kate Moss.
Gli schizzi di fango per la vicenda Weinstein sono destinati a macchiare molti. Il produttore è stato un finanziatore del Partito democratico e i conservatori hanno lanciato accuse contro l’ex presidente Barack Obama e contro l’ex candidata presidenziale Hillary Clinton per aver atteso troppo a lungo prima di scaricare Weinstein. Obama ha detto di essere “disgustato” dalla vicenda e Clinton che è “sconvolta” dagli atti dei quali Weinstein è accusato.

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Il produttore è uno dei giganti di Holywood. La sua compagnia ha ottenuto più di 300 nomination agli Oscar. Contro Weinstein hanno parlato attrici di grande nomr come Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, Mira Sorvino Kate Beckinsale, Ashley Judd. Una dura testimonianza è stata data anche dall’attrice italiana Asia Argento. La premio Oscar Jane Fonda ha detto ieri alla BBC di aver sentito voci su Weinstein un anno fa e ha ammesso che “avrebbe dovuto essere più coraggiosa” del rilanciare le accuse. Ha tuttavia detto di nona ver parlato pubblicamente per proteggere la privacy di chi accusava il produtore

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