Samantha Geimer potrebbe non essere l’unica giovane ad aver subito violenze da parte del regista polacco Roman Polanski: una nuova vittima si sarebbe fatta ora avanti, denunciando un abuso che avrebbe subito più di quarant’anni fa, quando aveva solo 16 anni. La donna, al monidentificata con il solo nome di battesimo Robin, ha difatti rivelato di essere stata aggredita dal regista nel 1973, ma di averne fatto parola all’epoca solo con un amico «perché non volevo che mio padre facesse qualcosa che avrebbe potuto far finire in carcere (Polanski) per il resto della sua vita».
La donna ha poi spiegato di aver deciso di uscire allo scoperto dopo che Samantha Geimer, che Polanski ha ammesso di aver violentato nel 1977 quando lei aveva 13 anni, nei mesi scorsi ha chiesto l’archiviazione del caso, a causa del quale il regista passò 42 giorni in prigione, prima di fuggire in Europa, e altri dieci mesi in carcere ed agli arresti domiciliari in Svizzera nel 2009 su mandato degli Stati Uniti, rifiutando poi però l’estradizione.«Parlo adesso – ha aggiunto Robin – in modo che Samantha ed il mondo sappiano che lei non è stata l’unica minorenne aggredita da Roman Polanski».
Polanski, nuove accuse di stupro. Una ragazza: mi violentò nel 1973 quando avevo 16 anni
Una donna punta l'indice contro il regista: parlo adesso mentre il caso di Samantha Geimer verrà archiviato perché si sappia quello che ha fatto
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16 Agosto 2017 - 11.48
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