Il listino Medusa offre tante commedie, aspettando Zalone

I tempi non sono dei migliori per i film italiani e il genere commedia perde colpi

Il listino Medusa offre tante commedie, aspettando Zalone
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23 Giugno 2017 - 21.30


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Nonostante i numeri, e con una buona dose di coraggio, Medusa ha deciso di restare nella trincea della commedia italiana: “Il nostro listino 2017 – 2018 è fatto per il novantanove per cento di film italiani, abbiamo solo un titolo francese, quanto ai generi c’è tanta commedia guardando però alle nuove proposte, poi c’è il cinema d’autore”, riassume Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film. Nel listino manca un titolo, anzi un nome che negli ultimi anni per Medusa ha fatto la differenza: Checco Zalone. Il comico pugliese compare solo fra i progetti 2018, in attesa di titolo e di tutto il resto, ed è previsto nelle sale dall’1 gennaio 2019. “Lo capisco, la pressione dopo gli oltre 65 milioni di euro di ‘Quo vado?’ è forte, deve essere sicuro, almeno in cuor suo, di quello che fa”, dice Letta allargando le braccia. Intanto sul fronte delle vetrine festivaliere Medusa ha due titoli che possono sicuramente ambire a Venezia e ne avrà uno con le carte in regola per la prossima edizione di Cannes. “E’ appena finito il montaggio di ‘Riccardo va all’inferno’ di Roberta Torre con Massimo Ranieri e Sonia Bergamasco, l’uscita è a fine settembre, per tempi e per carattere ci sembra un film adatto a Venezia, lo proporremo”, dice Letta a proposito del musical shakespeariano della regista che ha tutte le premesse per essere una chicca nel panorama cinematografico italiano. E in tempo per il Lido dovrebbe essere pronto anche ‘La ragazza nella nebbia’, esordio alla regia e alla sceneggiatura cinematografica dello scrittore Donato Carrisi, “ci abbiamo pensato” dice sorridendo Letta a proposito di uno sbarco del titolo al Palazzo del Cinema. Per Cannes 2018 c’è tempo e per allora ci sarà anche ‘Il vizio della speranza’ di Edoardo De Angelis del quale Medusa, per ora, dice solo che racconta di vendetta e riconciliazione.

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‘Il vizio della speranza’ ha dalla sua, nell’ambire a Cannes, il ‘medagliere’ di tutto rispetto messo insieme da De Angelis con ‘Indivisibili’, ovvero sei David di Donatello, due nastri d’Argento, otto Ciak d’Oro, un Globo d’Oro, tre premi al Bari International Film Festival e quattro alla Mostra di Venezia. Per ‘La ragazza nella nebbia’ una buona prestazione alla prossima Mostra di Venezia sarebbe il bagaglio ideale con cui affrontare più che le sale italiane i mercati stranieri: nel listino Medusa è infatti “senza dubbio il film che può avere più ambizioni sui mercati esteri”, ammette Letta. Per l’esordio alla regia e alla sceneggiatura cinematografica Carrisi ha scelto il suo sesto romanzo, dal quale ha preso il titolo e la storia di una sedicenne scomparsa, un agente speciale molto attento al potere dei media, un professore che sembra il perfetto sospetto e un serial killer che viene dal passato. Il tutto in un paesino ‘imprigionato’ in una sperduta valle montana. Sullo schermo un cast di tutto rispetto e di obiettivo appeal internazionale, con Toni Servillo, Jean Reno, Alessio Boni e Greta Scacchi. Nel listino Medusa, 30milioni di euro il costo complessivo di produzione dei titoli cui si dovranno sommare altri 12 – 13 milioni di costi di promozione secondo Letta, non mancano poi alcuni capisaldi della commedia italiani, a partire dal ritorno di Neri Parenti alla regia con il cinepanettone ‘Natale da Chef’ interpretato da Massimo Boldi nei panni di un cuoco che riuscirà a intossicare con le sue ricette i capi di Stato partecipanti ad un G7. Un prodotto destinato, quanto alle prospettive di incasso, più alle platee televisive che a quelle cinematografiche.

Doppio spettacolo per Vincenzo Salemme: diretto da Carlo Vanzina in ‘Caccia al tesoro’, commedia ‘ladresca’ con un rimando al blasonato ‘Operazione San Gennaro’ (1966) di Dino Risi, in uscita a metà novembre. Salemme si dirige poi da solo in ‘Una festa esagerata’, trasposizione cinematografica della sua ultima piece teatrale, in uscita nella prima metà del 2018. Il veterano Diego Abatantuono è tra gli interpreti di ‘Matrimonio italiano’, in uscita nella prima metà del 2018, firmato da Alessandro Genovesi, che vede in campo anche Salvatore Esposito, il Genny Savastano di Gomorra, nei panni del promesso sposo del figlio di Abatantuono. Esordio, alla regia, invece, per il duo comico formato da Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, noti più in tv che al cinema, con ‘Vengo anch’io’, commedia on the road in uscita a metà ottobre. A fine 2017 – inizio 2017, nella posizione che sarebbe dovuta essere di Zalone, esce ‘The Place’ di Paolo Genovese, inizialmente un soggetto televisivo diventato poi una sceneggiatura cinematografica, del quale si sa solo che c’è un posto, The Place appunto, dove vanno in tanti per rivolgersi a un tale sperando di ottenere ciò che desiderano, come bellezza, felicità, libertà…. Il ‘tale’ è Valerio Mastandrea e nel cast, i ‘tanti’, vi sono Marco Giallini, Alessandro Borghi, Vinicio Marchioni, Rocco Papaleo, Silvio Muccino, Alba Rorhwacher, Vittoria Puccini, Sabrina Ferilli, Silvia D’Amico, Giulia Lazzarini. Genovese, inoltre, tenterà nel 2018 l’avventura del prodotto internazionale con ‘Il primo giorno della mia vita’ da girare, l’anno prossimo, negli Usa utilizzando un cast appetibile per i mercati stranieri. Progetti targati 2018 anche Ficarra & Picone e per Fausto Brizzi. Aggiunta dell’ultima ora ‘No Kids’ diretto da Guido Chiesa, con, fra gli altri, Fabio De Luigi e Diego Abatantuono, versione italiana dell’omonimo film argentino.

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Intanto, in vista del Natale 2017 uscirà l’unico titolo estero, per ora, di Medusa, la commedia francese ‘Alibi.com’: tradimenti, equivoci, imbarazzanti incroci tra generazioni diretti e interpretati da Philippe Lacheau che possono vantare un incasso in Francia di circa 25 milioni di euro. Tanti, anche dal punto di vista di Medusa che può vantare il miglior incasso tra i film italiani onel periodo settembre 2016 – giugno 2017 con il suo ‘L’ora legale’, pari a 10 milioni 290mila euro, meno della metà di ‘Alibi.com’, pur sempre un trionfo per il botteghino italiano. Un botteghino in difficoltà con, in questo stesso periodo, un calo del 17% che “tocca tutti”, sottolinea Letta che indica nelle sceneggiature il nodo di qualità ed efficacia da sciogliere per garantire una ripresa al cinema italiano, isime ad una maggior elasticità nella definizione dei tempi di apertura delle ‘finestre’ per l’uscita del prodotto (sala, dvd, tv on demand, pay tv…..), da avvicinare quando il prodotto in questione è debole. Quanto, infine, alla legge sul cinema o meglio ai suoi decreti attuativi, per Letta “nelle bozze dei decreti c’è un’eccessiva penalizzazione dei soggetti non indipendenti, i produttori legati ai broadcaster come noi, e mettere in difficoltà i soggetti che immettono più risorse nel sistema è paradossale”. Ultima, annunciatissima, chicca del listino Medusa il ‘Made in Italy’ di Ligabue, la cui lavorazione è iniziata la settimana scorsa e che dovrebbe approdare sugli schermi nella prima metà del 2018. Il film, che schiera Stefano Accorsi, Kasia Smutniak, Fausto Maria Sciarappa, Walter Leonardi, Filippo Dini e Tobia De Angelis, è una dichiarazione d’amore, frustrato, all’Italia, raccontata attraverso lo sguardo di Riko, il protagonista dell’ultimo concept album di Ligabue, appunto ‘Made in Italy’. Riko (Stefano Accorsi) è un uomo onesto che vive di un lavoro che non ha scelto nella casa di famiglia che riesce a mantenere a stento, ma può contare su un gruppo di amici veri e su una moglie (Kasia Smutniak) che, tra alti e bassi, ama da sempre. Suo figlio è il primo della famiglia ad andare all’Università. È però anche un uomo arrabbiato con il suo tempo, che sembra scandito solo da colpi di coda e false partenze. Quando perde le poche certezze con cui era riuscito a tirare avanti, la bolla in cui vive si rompe e Riko capisce che deve prendere in mano il suo presente e ricominciare, in un modo o nell’altro. E non darla vinta al tempo che corre.

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