Il David per il miglior cortometraggio va “A casa mia” di Mario Piredda. Ad assegnarlo la giuria dell’Accademia del Cinema Italiano, per “il severo rigore nelle scelte di regia e sceneggiatura. Una storia non banale che racconta della ricerca di felicità e di un sentimento di speranza destinato ad alimentarsi nel tempo, nonostante le circostanze avverse. Quasi una metafora delle ambizioni del miglior cinema italiano”. Il giovane regista, di origine sarda e bolognese d’adozione, firma un’opera realizzata da una compagine produttiva interamente di Bologna: Articolture in coproduzione con Combo e in collaborazione con Manufactory Productions, anche grazie al sostegno del Ministero dei Beni e Attività Culturali e Turismo-Direzione Cinema e della Regione Sardegna, con il supporto di Sardinia Ferries. Piredda ha girato “A Casa mia” interamente in Sardegna e in lingua sarda. Sarà visibile a Bologna il 2 marzo a Visioni Italiane.
Vince il David per il miglior corto "A casa mia" di Mario Piredda
Una storia non banale che racconta della ricerca di felicità e di un sentimento di speranza destinato ad alimentarsi nel tempo, nonostante le circostanze avverse.
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21 Febbraio 2017 - 14.33
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