Il ddl ha iniziato il suo iter marzo scorso, dopo essere stato accorpato alle iniziative parlamentari dei Senatori Di Giorgi (PD) e Giro (FI). Con un rapido passaggio tra Senato e Camera il provvedimento rappresenta un momento epocale per l’intero Cinema italiano: il Governo e il Parlamento collocano tutto il settore cinematografico all’interno del sistema culturale e produttivo italiano, riconoscendone la peculiarità di prodotto artistico e mirabile strumento industriale.
In particolare, il disegno di legge appena approvato, riconosce un ruolo decisivo all’esercizio cinematografico. È uno dei primi e meritori tentativi, dopo anni di trascuratezza, di restituire alla sala cinematografica la centralità che essa merita all’interno dell’industria del Cinema.
La sala è il luogo naturale in cui il film incontra il suo pubblico e dove il film si trasforma anche in prodotto industriale. L’attenzione che il ddl presta alla sala cinematografica, attraverso le misure rivolte al potenziamento delle sale e alla costruzione di nuove, è un punto di merito importante: l’esercizio aveva bisogno di essere rimesso al centro del sistema e non poteva più essere trascurato. Infatti, la sala – il ddl lo riconosce chiaramente – è un luogo fondamentale per favorire la rivalutazione delle periferie urbane e per incentivare la socializzazione di tutto il pubblico cinematografico.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Luigi Cuciniello, e il Presidente Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, Carlo Bernaschi, dichiarano: “il forte apprezzamento delle nostre Associazioni per il lavoro svolto dal Governo, il Ministro Franceschini su tutti, dalle relatrici Di Giorgi e Bonaccorsi e dalla Direzione Generale Cinema del Cinema per dare a tutto il sistema Cinema una legge nel più rapido tempo possibile. Ci fa piacere anche notare che il Cinema è davvero un settore che unisce le forze politiche: in entrambe le votazioni, le opposizioni hanno – per la maggior parte – votato insieme alla maggioranza. Adesso ci attende il lavoro sui Decreti attuativi per costruire nuovi e più efficaci strumenti con i quali contribuire a dare una svolta, creando prospettive di nuovi investimenti per lo sviluppo dell’offerta di cinema in Italia “.
Il disegno di legge prevede un Piano straordinario, nei prossimi 5 anni, per il potenziamento dell’esercizio cinematografico e per la costruzione di nuove sale, che si confermano vero e proprio luogo di aggregazione e rivalutazione delle città italiane. Con questa legge, di ampio respiro, si prevede anche un cambiamento nel funzionamento del tax credit, collegandolo a criteri premiali.