Integrazione, diritti e storie di migranti alla 6/a edizione di Sguardi sul Reale

Il festival del cinema documentario si terrà dal 14 al 17 aprile 2016 a Terranuova Bracciolini (Ar), presso l’Auditorium Le Fornaci e in vari spazi della città.

Integrazione, diritti e storie di migranti  alla 6/a edizione di Sguardi sul Reale
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11 Aprile 2016 - 10.58


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La guerra civile in Siria vista attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno; l’Italia dell’intercultura, dell’integrazione, delle esperienze di inclusione sociale e delle lotte per i diritti; le storie dei migranti di ieri e di oggi. Sono queste alcune delle tematiche al centro della 6/a edizione di “Sguardi sul Reale”, il festival del cinema documentario che si terrà dal 14 al 17 aprile a Terranuova Bracciolini (AR), organizzato dall’Associazione Macma, con la collaborazione di Fondazione Sistema Toscana.

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L’evento indaga i territori dell’attualità proponendo 23 eventi tra proiezioni, workshop, mostre fotografiche e di illustrazione, videoinstallazioni, concerti, incontri con artisti e esperti, cene e aperitivi. Tanti gli ospiti di quest’anno, dai registi Pietro Marcello e Michelangelo Frammartino al cantautore livornese Bobo Rondelli, dal produttore Gianluca Arcopinto ai fotografi Francesco Cito, Alessandro Penso e Giuseppe Cardoni, dalla giornalista Valentina Petrini al critico Francesco Boille, dallo storico Paul Ginsborg al giurista Giovanni Maria Flick, fino all’Imam Izzedin Elzir.

“Sguardi sul Reale” si svolgerà presso Le Fornaci – Centro Culturale Auditorium (via Vittorio Veneto 19), dove si terranno le proiezioni dei film e, a seguire, gli incontri con gli autori. Gli altri spazi saranno Palazzo Concini (via Concino Concini 41/d) e l’aula del Consiglio Comunale (via Poggio Bracciolini 3/b), dove sarà allestita la mostra fotografica.

“Il ‘cinema del reale’, è una forma di narrazione artistica in costante crescita e sviluppo – spiegano gli organizzatori – basti ricordare l’Orso d’Oro conquistato da Gianfranco Rosi all’ultima Berlinale con il doc Fuocammàre. La sua forza consiste nel saper interpretare i cambiamenti, indagare la realtà e l’uomo attraverso una libertà espressiva e un potere di coinvolgimento che a volte superano persino quelli del cinema di finzione. L’obiettivo che ci prefiggiamo con Sguardi è fornire un contributo concreto alla diffusione di questo linguaggio presso un pubblico sempre più ampio e variegato, convinti della sua capacità di arrivare a persone di generazioni, culture, provenienze e percorsi differenti. Per raggiungerlo, nel corso delle edizioni abbiamo cercato sempre più di valorizzare il racconto del reale nelle sue possibili e più svariate declinazioni e accezioni, mettendo in dialogo il cinema con le altre arti. Proprio per questo, abbiamo introdotto quest’anno anche l’illustrazione e il fumetto. Facciamo anche leva su tematiche di interesse comune e d’attualità, attraverso iniziative (eventi collaterali, workshop, incontri) fondate sulla trasmissione e lo scambio dei saperi, l’aggregazione e la collaborazione tra realtà del territorio e non. Un momento importante di incontro tra sguardi, territori ed esperienze diverse.

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I DOCUMENTARI E LE PROIEZIONI

Tante le proiezioni in programma. Ad aprire il festival, giovedì 14 aprile, il documentario Eau Argentée – Autoritratto siriano di Ossama Mohammed e Wiam Simav Bedirxan (Francia, Siria, 2014, 92’), applaudito a Cannes nella sezione Special Screenings, che racconta la vita nella città assediata di Homs attraverso centinaia di video caricati su Youtube dai resistenti. Un documento impressionante e toccante delle distruzioni e delle atrocità del conflitto, viste attraverso gli occhi di chi le vive ogni giorno. Saranno in sala Karim Franceschi (partigiano YPG per la liberazione di Kobane), Renato Di Caccamo e Ozlem Tanrikulu (Rojava Calling/Rete Kurdistan Italia) e Lorenzo Declich (islamista, collaboratore per Limes). Coordinerà Valentina Petrini (giornalista, inviata di Piazza Pulita). Nello spazio esterno dell’auditorium, alle 20.30 ancora la Siria protagonista con Suleima di Jalal Maghout (Siria, 2014, 15’), film d’animazione che riporta la guerra civile con una prospettiva inedita al più usuale reportage giornalistico.

Venerdì 15 aprile si continua con la proiezione di Bella e perduta di Pietro Marcello (Italia, 2015, 87’), l’unica pellicola italiana in concorso all’ultimo Festival di Locarno. Un ritratto poetico e surreale dell’Italia di oggi e della Campania tra disastri ambientali e camorra, tratteggiato attraverso il viaggio di Pulcinella, il servo sciocco incaricato di portare a nord, verso la Tuscia, un piccolo di bufalo allevato nella Reggia di Carditello dal pastore Tommaso. In sala saranno presenti il regista e Paul Ginsborg (storico e studioso dell’Italia contemporanea). Coordinerà Francesco Boille (critico cinematografico di Internazionale). Prima del film, dalle 20.00 apericena a cura di #QuasiQuasi_social cafè_. Nello spazio esterno, a partire dalle 21.00 sarà attiva una videoinstallazione a cura di Macma.

Sabato 16 aprile alle 17.00 si parlerà di agricoltura sociale con Nuove terre di Francesca Comencini e Fabio Pellarin (Italia, 2015, 72’), cinque cortometraggi per una proiezione in collaborazione con Paterna – Soc. Agr. Coop. Storie diverse tra loro, ambientate in luoghi diversi, ma tutte accomunate da esperienze in cui l’attività agricola è il mezzo per promuovere azioni co-terapeutiche, di riabilitazione e di coinvolgimento attivo di persone svantaggiate. Alla presenza del regista Fabio Pellarin, ospite del festival insieme a Marco Noferi (Paterna – Soc. Agr. Coop.), Saverio Senni (docente di Economia e politica dello sviluppo rurale) e Giuseppe Cardamone (psichiatra). Coordina Daniele Corsi. A seguire, alle 19.30 in programma una cena a cura di Paterna – Soc. Agr. Coop., Betadue – Coop. Sociale, Margherita + Soc. Coop. Sociale, Arkadia Onlus. Nello spazio esterno, alle 20.30 in programma Eccoli di Stefano Ricci (Italia, 2015, 20’), documentario che evoca la memoria degli anni rivoluzionari di Franco Basaglia e del suo lavoro per abbattere le barriere tra i manicomi e il resto del mondo.

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Il festival si concluderà domenica 17 aprile con la proiezione di Dustur di Marco Santarelli (Italia, 2015, 74′): un viaggio dentro e fuori dal carcere, per raccontare l’illusione e la speranza di chi ha sognato e continua a sognare un “mondo più giusto” (ore 17.00). Saranno in sala per discutere col pubblico il regista, il protagonista Abdessamad Banaq e Bernardino Cocchianella (direttore dell’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria di Bologna), oltre al prof. Giovanni Maria Flick (presidente emerito Corte costituzionale) e all’Imam Izzedin Elzir (presidente Unione delle Comunità Islamiche d’Italia). Coordinerà Enzo Brogi. A seguire, un apericena di chiusura a cura di #QuasiQuasi_social cafè_. Dalle 20.30, storie di migranti fuggiti dalla Bosnia per raggiungere la Danimarca nel doc Flotel Europa di Vladimir Tomic (Danimarca, Serbia, 2015, 60’), che sarà proiettato nello spazio esterno.

GLI EVENTI SPECIALI

Il fotoreportage sarà al centro di “Qui e Altrove”, mostra fotografica che sarà aperta al pubblico da sabato 16 a martedì 19 aprile negli spazi di Palazzo Concini e dell’Aula del Consiglio. Tre i protagonisti: Francesco Cito (World Press Photo Contest 1995-96), che con Afghanistan restituisce una tra le più tragiche pagine della storia afghana, quella dell’Invasione dell’Armata Rossa; Alessandro Penso (TIME Photo Story 2015), che con Refugees in Bulgaria, offre un approfondimento sull’attualissimo tema dei profughi siriani e del loro esodo verso l’Europa; Giuseppe Cardoni, che con Boxing Notes realizza un raffinato lavoro sulla boxe in Italia. L’inaugurazione, alla presenza degli autori, si terrà sabato 16 aprile alle 18.00 presso l’Aula del Consiglio.

Spazio anche all’illustrazione con “IH8WAR – Artists and Designers Against War… or whatever they call it”: 25 opere di designer e illustratori internazionali selezionate all’interno del progetto IH8WAR (www.ih8war.com), la piattaforma internet che raccoglie contributi di artisti schierati contro la guerra. Le immagini, che per la prima volta escono dal web e si trasformano in stampe, da martedì 12 a martedì 26 aprile coloreranno le strade della città andando a occupare gli spazi riservati alle affissioni pubblicitarie, per un allestimento del tutto originale che esce dai normali spazi espositivi.

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La musica arriverà al festival con Bobo Rondelli in concerto. Il cantautore livornese, sabato 16 aprile alle 21.30, porterà sul palco dell’auditorium Le Fornaci “Ciampi ve lo faccio vedere io”, uno spettacolo dedicato all’illustre musicista e concittadino Piero Ciampi, autore di capolavori indimenticabili che negli anni ‘70 hanno reinventato la musica d’autore italiana. Uno show scarno e minimale, un tavolino, un bicchiere di vino e poche luci, accompagnato da Fabio Marchiori alle tastiere e Filippo Ceccarini alla tromba, con l’unico scopo di enfatizzare al massimo la musica e il genio maledetto di Ciampi.

LE ATTIVITA’ PER LE SCUOLE

Quest’anno il festival dedica due mattine agli studenti del territorio. Giovedì 14 aprile alle 9.00 si parte con Romeo e Giulietta di Massimo Coppola (Italia, 2015, 56’), un film sul tentativo di mettere in scena la celebre tragedia di Shakespeare nel campo nomadi di Tor de’ Cenci (Roma). Dopo la visione, i giovani spettatori saranno coinvolti in un laboratorio interattivo incentrato sulla pedagogia teatrale, a cura di Piero Cherici di Diesis Teatrango. Venerdì 15 aprile alle 9.30 un’inaspettata Napoli islamica sarà protagonista di Napolislam (Italia, 2015, 75’), il documentario di Ernesto Pagano in cui la telecamera attraversa la città ed entra nelle vite di dieci convertiti all’Islam: un disoccupato, una ragazza innamorata, un rapper, un padre di famiglia, persone diverse che hanno trovato nel Corano una risposta all’ingiustizia sociale. A seguire, l’illustratrice di origine tunisina Takoua Ben Mohamed presenterà il progetto Il fumetto intercultura, in cui racconta, con ironia, cosa vuol dire essere musulmana velata in Italia (alla presenza del giornalista Arbër Agalliu).

SGUARDI FACTORY LAB

In programma anche sette workshop per raccontare la realtà con le immagini, attraverso il cinema, la fotografia, il fumetto e l’illustrazione. Per progetti cinematografici in fase di sviluppo è stato pensato Dallo sviluppo al pitching, un training intensivo, guidato da Stefano Tealdi e Edoardo Fracchia (Stefilm International), che porterà i partecipanti a interagire con un gruppo di esperti composto da alcuni dei più importanti produttori, distributori e buyer del cinema documentario, tra cui Gianluca Arcopinto (15-17 aprile). Per chi cerca un confronto e un approfondimento sulla regia e la produzione nell’ambito del documentario c’è Dall’idea al film, un cantiere di tre giorni che permetterà di confrontarsi con alcuni dei più interessanti autori e produttori del panorama cinematografico nazionale: Pietro Marcello, Michelangelo Frammartino e Paolo Benzi (15-17 aprile). Il graphic journalism sarà protagonista di La realtà a fumetti, un laboratorio che si concentrerà sulla crescente interazione tra giornalismo e fumetto, con Giuseppe Palumbo (Frigidaire, Bonelli) e la redazione di Graphic News (16 e 17 aprile). Sguardi Factory Lab ospiterà inoltre Memorie di carta (16 aprile), laboratorio per bambini dai 6 anni in su tenuto da La Mandragola, per costruire cartoline pop-up con le foto dell’Archivio ‘900 di Terranuova Bracciolini. Non mancheranno spazi dedicati alla fotografia, con Andare, guardare, raccontare e Fotografare il nostro tempo, due workshop sul reportage che saranno tenuti rispettivamente dai fotografi Francesco Cito e Alessandro Penso (16 e 17 aprile). Da non dimenticare, tra gli eventi che hanno anticipato il festival tra l’8 e il 10 aprile 2016, il workshop d’illustrazione Disegnare il reale, focalizzato sull’editoria artigianale e il reportage disegnato.

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