L’ultimo libro di Umberto Eco, Pape Satàn Aleppe, sarà un’opera di “grande intrattenimento”, a dichiararlo, Mario Andreose, storico curatore editoriale dello scrittore, con cui ha condiviso il passaggio da Bompiani alla nuova casa editrice La nave di Teseo.
“Ci saranno il costume e la storia degli ultimi 15 anni, tanto che il sottotitolo è Cronache di una società liquida. Lui scriveva in una maniera in cui c’era tutto dentro, dal divertimento all’analisi della vita di tutti i giorni, non solo politica e sociale, ma anche quotidiana, come l’invasione della tecnologia che trattava da semiologo di grandissimo talento, continua Andreose.
Tra le parti del libro, alcune delle quali “sono di pura comicità”, il curatore ricorda quella in cui Eco “analizza l’identità di Papa Francesco: per lui non è un gesuita argentino ma paraguaiano perché i gesuiti nel 1.600 andarono in Paraguay come consulenti degli indios Guarani per sottrarli alla schiavitù dei colonizzatori. Aveva grande stima di questo Papa”.
L’uscita di Pape Satàn Aleppe, inizialmente prevista in maggio, è stata anticipata a sabato 27 febbraio a dare l’annuncio è Elisabetta Sgarbi, che ha confermato la notizia in un’intervista all’Ansa, spiegando che Eco “aveva finito, consegnato e corretto” il suo libro, Si tratta di un saggio, con interventi su temi di attualità, che sarà pubblicato insieme ai suoi precedenti dieci titoli di saggistica.”