[url”David Bowie”]http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=87393&typeb=0&addio-david-bowie-camaleonte-del-rock[/url] non è stato solo un grande della musica: tanti sono stati per lui anche i ruoli al cinema.
La carriera è iniziata nel 1976: il Duca Bianco esordiva quarant’anni fa sul grande schermo con “L’uomo che cadde sulla Terra” pellicola leggendaria in cui interpretava un alieno arrivato sul nostro pianeta per studiarlo e per capire come salvare il suo mondo. Forse una dell sua miglior interpretazioni.
Numerosi ruoli impersonati, da Re dei Goblin a gigolò, da Ponzio Pilato e Andy Warhol.
Il cinema come luogo di contaminazione e campo per il suo genio e le sue metamorfosi. La figura di Jareth, il re dei goblin in “Labyrinth” (1986), perfido e affascinante e probabilmente quella che è rimasta più impressa. Per due volte Bowie ha interpretato un ufficiale dell’esercito. In “Gigolò” (1978), nella Berlino della fine della prima guerra mondiale, e in “Furyo” (1983), dove è il maggiore australiano Celliers, rinchiuso durante la seconda guerra mondiale in un campo di prigionia giapponese.
Nello stesso anno recita accanto alla vampira Catherine Deneuve nel ruolo del suo compagno in “Miriam si sveglia a mezzanotte”, altro cult-movie dove troviamo alla regia un esordiente Tony Scott.
“L’ultima tentazione di Cristo” (1988), “Basquiat” (1996) e “The Prestige” (2006), lo vedono impersonare rispettivamente Ponzio Pilato, Andy Warhol e Nikola Tesla innescando un’improbabile collegamento.
Appare in “Christiane F.: noi ragazzi dello zoo di Berlino” (1981), Absolute beginners” (1986), “Fuoco cammina con me” (1992, di David Lynch), “Zoolander” (2001) e “Bandslam – High School Band” (2009).
C’è anche un po’ di Italia nella sua carriera cinematografica. Nel 1998, infatti, recitò in Toscana per “Il mio west” di Giovanni Veronesi interpretando una delle sue parti più bizzarre, il killer Jack Sikora, accanto a Leonardo Pieraccioni e Alessia Marcuzzi.