“Non è di spiacevole visione il film che Maria Sole Tognazzi dedica al tema dell’omosessualita’ femminile” ma ‘Io e lei’ è “indiscutibilmente, seppure non dichiaratamente, un film politico”. A scriverlo è oggi l’Osservatore Romano, che ha definito la commedia interpretata da Margherita Buy e Sabrina Ferilli “una dichiarazione insieme di conformismo morale e di rinuncia alle sfide della vita”.
Sull’edizione odierna del giornale della Santa Sede si legge: “La sua morale è trasparente: non solo l’omosessualità sarebbe da mettere sullo stesso piano dell’amore fra uomo e donna, ma si dimostrerebbe addirittura superiore, più disinteressata, comprensiva, appagante. Perché smarrirsi dunque nei meandri di una famiglia tradizionale, dove si rischia di convivere con un marito pantofolaio e intento a gustarsi la Champions League in televisione, quando è possibile disporre di una creatura dello stesso sesso, capace di condividere gusti e necessità, nonché di prepararci amorevolmente una cena? Così si esprime la regista, per bocca delle sue attrici, e la conclusione e’ obbligata: le unioni gay devono godere degli stessi diritti, se non addirittura di alcuni privilegi, rispetto a quelle ‘tradizionali'”.
E infine: “Il bisogno di una stampella, di qualcosa che ci appartenga e di cui possiamo disporre a piacimento, fa di questo film ‘politico’ una dichiarazione insieme di conformismo morale e di rinuncia alle sfide della vita”.