Lo scorso week end, Quentin Tarantino ha partecipato ad un corteo che denunciava le brutalità della polizia negli Stati Uniti d’America. Per questo motivo, oggi 30 ottobre 2015, il sindacato del corpo di polizia di New York, con un comunicato ufficiale, ha chiesto a tutti di boicottare il prossimo film del regista.
«Non è una sorpresa che qualcuno che si guadagna da vivere glorificando la morte e la violenza abbia in odio la polizia», ha dichiarato nella nota Patrick Lynch, presidente del sindacato Policemen’s Benevolent Association.
«Gli agenti di polizia che Tarantino chiama assassini – hanno spiegato dal sindacato – non vivono in una delle sue fantasie depravate sul grande schermo, ma spesso mettono a rischio e sacrificano la propri vita per proteggere la comunità dai rimini reali e dai disordini». La conclusione inevitabile è dunque quella di «boicottare i film di Quentin Tarantino».
Eppure, nonostante sia vero che esistano migliaia di agenti che svolgono con correttezza il proprio lavoro, è anche vero che negli ultimi anni si sono moltiplicati negli Usa episodi di violenza che hanno come protagonisti i poliziotti: ultimo in ordine di tempo il [url”video finito in rete di un agente che arresta una ragazzina durante una lezione”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=80555&typeb=0&usa-licenziato-il-poliziotto-che-ha-preso-al-collo-la-studentessa-afroamericana[/url] a scuola.