Al via le giornate di Mantova: vetrina del cinema d'essai

La manifestazione della Fice a Mantova dal 5 all’8 ottobre 2015 inaugurata da A perfect day con Benicio Del Toro e Tim Robbins.

Al via le giornate di Mantova: vetrina del cinema d'essai
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5 Ottobre 2015 - 11.33


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Più che un incontro tra esercenti e distributori la manifestazione di Mantova è una vetrina sulla più recente produzione di cinema di qualità, con una agenda molto fitta di proiezioni di film provenienti per lo più dai grandi Festival internazionali, e con una finestra sul cinema italiano d’autore, pronti a entrare nei prossimi mesi nel grande circuito delle sale d’essai. Provengono da Cannes ben cinque titoli, a cominciare da A perfect day, il film d’apertura della rassegna, una produzione spagnola diretta da Fernando León de Aranoa con un cast internazionale formato da Olga Kurylenko (protagonista femminile anche del nuovo film di Giuseppe Tornatore, La Corrispondenza; Benicio Del Toro, Tim Robbins e che sarà distribuito da Teodora Film, una pellicola che racconta senza ipocrisie la vita e il lavoro in Bosnia di alcuni cooperanti internazionali negli ultimi giorni della guerra dei Balcani. Dheepan Una nuova vita, diretto da Jacques Audiard è il controverso (come peraltro lo erano stati i suoi bellissimi film precedenti Il Profeta e Sapore di Ruggine e Ossa) vincitore della Palma d’Oro, con una storia di immigrati tamil in fuga dalla guerra approdati fortunosamente nelle banlieu parigine scosse da conflitti etnici e criminali. Dheepan uscirà il 22 ottobre per la Bim. Dalla Palma d’Oro di Cannes all’Orso d’Argento di Berlino con lo sconvolgente El Club del cileno Lorrain, una storia di impossibile redenzione di quattro preti pedofili, isolati senza nessuna condanna in una villetta sul mare, una metafora dell’impunità dei responsabili delle infamità commesse dalle dittature sudamericane. È italiano La felicità è un sistema complesso con Valerio Mastandrea diretto per la seconda volta, dopo Non pensarci, da Gianni Zanasi, con la storia di due adolescenti, che dopo aver ereditato una grande azien
da familiare si oppongono alla dislocazione di quest’ultima in un paese straniero, già votata dal Cda. Ricorda vagamente Carnage di Polanski Dobbiamo parlare di Sergio Rubini, tratto dalla pièce che lo stesso regista, e interprete accanto a Isabella Ragonese e Fabrizio Bentivoglio, ha portato nei maggiori teatri italiani, dove tra colpi di scena, rivelazioni e tradimenti due coppie diversissime tra loro ma molto amiche giungono al momento della verità. Ancora un titolo di Cannes con Mon Roi di Maïwenn Le Besco, con Vincent Cassel e Romain Sandère, un racconto lucido e appassionato di come una storia d’amore solidissima viene logorata nel corso degli anni e minata dalle incomprensioni reciproche. Il film verrà distribuito da Videa il 3 dicembre. Viene dal Festival di San Sebastian il noir andaluso Marshland (La isla minima), diretto da Alberto Rodriguez in stile True detective, la pellicola spagnola che ha saccheggiato letteralmente i premi Goya vincendone
10, con al centro due poliziotti a caccia di un serial killer nella spagna post-franchista e omertosa. C’è spazio anche per il documentario, con Malala di Davis Guggenheim, dove la ragazza pakistana, il più giovane premio Nobel della storia, racconta la sua storia drammatica ed esaltante, dall’agguato dei talebani all’impegno per lo studio dei bambini a livello mondiale. Infine il croato Il sole alto, premio della Giuria a Cannes nella sezione Un certain regard, segue le storie di tre coppie di amanti nel 1991, 2001 e 2011 mentre lottano per stare insieme a dispetto delle tensioni etniche e le ferite post-conflitto ancora troppo fresche da guarire. Gli Incontri sono il principale appuntamento professionale italiano del cinema di qualità, al quale partecipano i professionisti del settore (esercenti, distributori, produttori, artisti) e dove, con anteprime e trailer, vengono presentati i film in uscita nei prossimi mesi nei cinema. Spazio anche all’approfondimento con un seminario, in programma mercoledì mattina, sul rapporto tra film d’autore e il pubblico delle sale d’essai. Si parlerà anche dell’identità e della diversità delle sale d’essai e del ruolo insostituibile di diffusione culturale che tradizionalmente portano avanti, legato alla scelta di film capaci di regalare emozioni ed accendere il desiderio di cultura e informazione. Sedi della manifestazione sono la Multisala Ariston, il Cinema del Carbone – Oberdan, il Ridotto del Teatro Sociale, dove avranno luogo incontri con registi e attori per il pubblico, il Teatro del Bibiena, dove si svolgerà la serata di consegna dei Premi Fice per un anno di cinema d’essai ai protagonisti del cinema italiano, cui seguirà la cena in onore dei premiati nel cortile degli Arcieri a Palazzo Ducale.

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