Il cinema italiano riparte da Venezia

Ecco come proseguirà la stagione nella seconda metà del 2015: uno sguardo alle pellicole in lavorazione e le previsioni per capire chi potrà esserci al Festival di Venezia 72.

Il cinema italiano riparte da Venezia
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8 Luglio 2015 - 10.20


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di R.G.*

Tante commedie, ma – quest’anno – non ‘troppe’ e forse più originali, caratterizzano la stagione 2015 – 2016 del cinema italiano con una ripartenza importante a partire dal Festival di Venezia che, al momento di andare in stampa, sta come ogni tranquillamente facendo le sue valutazioni e le sue proiezioni e con un Festival di Roma in attesa di giocare la sua partita come ‘Festa’ del cinema.

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Tra i tanti titoli in predicato per una Premiere al Lido spicca Sangue del mio Sangue di Marco Bellocchio in cui il grande maestro dirige Filippo Timi e Alba Rohrwacher che racconta una storia vera di una nobile costretta a farsi suora, in un racconto sospeso tra passato e presente con una nuova importante collaborazione tra Roberto Herlitzka e il regista emiliano. La prima luce di Vincenzo Marra con Riccardo Scamarcio, Daniela Ramirez, Luis Gnecco, Alejandro Goic vede il cineasta napoletano raccontare la storia di una separazione dolorosa e quanto il legame tra un padre e un figlio possa superare ogni barriera. Un film importante e dal sapore personale per Marra, uno dei grandi talenti del nostro cinema, mai sfruttato come un autore delle sue capacità avrebbe dovuto e potuto. Un esordio importante è, invece, quello di Piero Messina, assistente di Paolo Sorrentino, per un film il cui trailer ha conquistato immediatamente la platea durante l’ultima edizione di Sorrento delle giornate professionali. Una storia le cui immagini sono fortemente permeate da bellezza e sensualità, interpretata da Juliette Binoche che insieme alla fidanzata del figlio portata sullo schermo da Lou De Laage, attende il ritorno di quest’ultimo nella casa situata in un’isola del Mediterraneo.

A Venezia dovrebbe arrivare il film postumo di Claudio Caligari, Non essere cattivo distribuito dalla Good Films e prodotto da Valerio Mastandrea insieme a Simone Isola, Pietro Valsecchi e Andrea Leone. La storia dei ragazzi di vita della Ostia anni Novanta diventa per Caligari l’occasione per esplorare. Un mondo dove soldi, macchine potenti, locali notturni, droghe sintetiche e cocaina “girano facili”, nel quale Vittorio e Cesare, poco più che ventenni, agiscono alla ricerca della loro affermazione. L’iniziazione all’esistenza per loro ha un costo altissimo e Vittorio, per salvarsi, prende le distanze da Cesare, che invece sprofonda inesorabilmente. Il legame che li unisce è così forte che Vittorio non abbandonerà mai veramente il suo amico, sperando sempre di poter guardare al futuro con occhi nuovi. Insieme.

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Inevitabile il legame con Ostia anche per La Macchinazione il film che lo sceneggiatore e regista David Grieco ha dedicato al suo amico Pierpaolo Pasolini con l’intento dichiarato di rivelare ‘nomi e cognomi’ dei mandanti e degli assassini dell’intellettuale, il 2 novembre di quaranta anni fa.

A questi bisogna aggiungere Alaska in cui il regista Claudio Cupellini dirige Elio Germano, Astrid Bergès-Frisbey, Alba Rohrwacher, Valerio Binasco, Marco D’Amore, in una storia di due giovani, Fausto e Nadine, che si incontrano per la prima volta nei saloni di un grande albergo di Parigi, scoprendosi fragili, soli e ossessionati da un’idea di felicità che sembra irraggiungibile. Fausto è italiano ma vive, o per meglio dire sopravvive, a Parigi, nella speranza che un giorno la vita gli offra qualcosa di meglio del lavoro come cameriere. Nadine è una giovane francese e possiede una bellezza commovente. Dopo essersi conosciuti si perderanno, si ameranno e soffriranno. Il destino avrà in serbo non pochi ostacoli per questo giovane amore. In attesa di vedere in autunno il nuovo film americano di Gabriele Muccino con Russell Crowe e Amanda Seyfried Fathers and Daughters, il regista romano è di nuovo in Italia per realizzare L’estate addosso, prodotto da Indiana con un cast di giovani sconosciuti: Matilda Lutz, Brando Pacitto, Joseph Haro, Taylor Frey, Timothy Martin.

Tra gli latri autori già al lavoro sui prossimi film troviamo Cristina Comencini che dirige Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti in Non ti avevo visto bene (Cattleya, 01); Ferzan Ozpetek con Rosso Istanbul (R&C, 01); Roberto Andò con un cast internazionale per LE Confessioni (Toni Servillo, Pierfrancesco Favino, Connie Nielsen, Daniel Auteil; Bibi Film, 01); La pazza gioia di Paolo Virzì con Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi (Lotus production, 01). Ma anche Marco Bellocchio è di nuovo sul set con il suo Fai bei sogni dal romanzo omonimo di Massimo Gramellini.

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Il cast composto da Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Fabrizio Gifuni, Guido Caprino è impegnato nel portare sullo schermo la storia di un segreto celato in una busta per quarant’anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. Tra gli altri progetti in lavorazione da segnalare la trasposizione del romanzo Pericle il Nero per la regia di Stefano Mordini con Riccardo Scamarcio (BIM).

Da notare, invece, che alle Giornate di Riccione viene presentato The Elevator di Massimo Coglitore: un thriller psicologico in cui un ascensore diventa il luogo per espiare i peccati. Jack, un famoso uomo di spettacolo americano, è bloccato da una donna sconosciuta che lo ritiene responsabile di un crimine. The Elevator è incentrato su due storie, due segreti, un colpevole, una vittima e nessun vincitore. Interessante il cast: Burt Young, James Parks, Caroline Goodall, Katia Greco, Sara Lazzaro, Niccolò Senni. La scenografia è di Tonino Zera.


*Articolo pubblicato sul [url”Giornale dello spettacolo n.4 del 2015, anno 70″]http://giornaledellospettacolo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=83311&typeb=0&-speciale-cine-2015-a-riccione-sfoglia-il-giornale-dello-spettacolo[/url]

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