In un documentario umano la Palermo vista dalla Tessalonica

Un documentario che parte dai luoghi della tradizione e dalle voci più vive, diventa il cuore per raccontare il viaggio di 9 ragazzi provenienti dalla Grecia. [Margherita Ingoglia]

In un documentario umano la Palermo vista dalla Tessalonica
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1 Giugno 2015 - 20.27


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di Margherita Ingoglia

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Gli angoli della città diventano angoli di mondo. Così Palermo vista dalla Tessalonica, in un documentario umano che parte dai luoghi della tradizione e dalle voci più vive, diventa il cuore per raccontare il viaggio Erasmus di nove ragazzi provenienti dalla Grecia. Dieci giorni di escursioni tutte made in Sicily per realizzare un videoclip iDoc dalla durata di poco più di 5 minuti.
Punto di partenza e di arrivo, il cortometraggio inizia proprio dai vicoli del mercato Ballarò, nel rione dell’Albergheria di Palermo. Là, dove i sapori e i profumi si mescolano tra gli sguardi della gente e le abbanniate dei mercanti. Tra quelle giostre di colori che non possono fare a meno di affascinare i suoi passanti. Da Ballarò, alla Vucciria fino al mercato del ‘Capo’, i ragazzi hanno ripreso i luoghi culto della sicilianità; dove i banchi e le balate (lastre di marmo) traboccano di merci d’ogni genere; di libri, oggetti antichi, tessuti, il pescato fresco e le fritture dorate: ‘a traditional supermarket’ hanno commentato nel video.

Dai mercati ai capolavori della natura incontaminata, il documentario si sposta ad esplorare il Bosco Ficuzzza, Rocca Busambra, il Bosco del Cappelliere e il Gorgo del Drago. Un documentario dunque che parte dal basso, e termina con al ripresa (dall’alto) di un drone che filma il mare e la terra del Foro Italico di Palermo. Un progetto suggestivo realizzato da Maghweb in partenariato con l’associazione “E.N.O. Greece”, che promuove la multiculturalità e l’integrazione tra giovani di nazioni differenti, e si sviluppa lungo un percorso itinerante, che porta a visitare e a documentare le eccellenze naturalistiche della Sicilia Occidentale. Insieme agli studenti ellenici infatti, anche alcuni giovani provenienti dalla Toscana, Piemonte, Lazio, Sardegna hanno contribuito a rendere il tutto più interessante. iDoc è dunque uno scambio giovanile finanziato dal programma europeo Erasmus+, Key Action 1, fondi gestiti per l’Italia dall’Ang, Agenzia Nazionale Giovani che si propone gli obietti di tutela e rispetto dell’ambiente, dialogo interculturale e documentarismo “dal basso”.

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