Checco Zalone: ridiamo insieme del lavoro precario

Il comico ha parlato della sua nuova commedia: 'Nel nuovo film racconto l'odissea di un impiegato in mobilità che girà l'Italia e arriva fino in Norvegia'.

Checco Zalone: ridiamo insieme del lavoro precario
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11 Maggio 2015 - 21.51


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Checco Zalone ha voluto svelare qualche novità sul suo prossimo e attesissimo film, in uscita a gennaio 2016. “Il tema del mio prossimo film è un uomo, che sono sempre io, Checco, l’ultimo fortunato che ha il posto pubblico fisso, inamovibile, finché arriva la riforma e viene messo in mobilità – ha spiegato il comico -. Racconto l’odissea di quest’uomo che pur di non lasciare il suo posto fisso è disposto ad andare sino in Norvegia. Da un ufficio a tre metri da casa affronta un cambio radicale di vita che lo porterà in una cultura totalmente diversa da quella italiana, fatta di gente virtuosa, civile, efficiente, dove il welfare è molto forte. Però sono tutti depressi. E si uccidono. Perché? Lo scoprirete vedendo il film…”.

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Il protagonista della nuova commedia, chiamata a replicare il successo dei due precedenti film di Checco Zalone, è costretto ad imparare il norvegese, ma si innamorerà di una ricercatrice italiana: “Per la prima volta giriamo all’estero. Si parte dalla Puglia, poi la mobilità mi porterà a Lampedusa, fra i profughi, poi in Val di Susa fra i No Tav. Poi in Sardegna. Fino a quando verrò spedito vicino al Polo Nord”.

Checco Zalone, oltre a regia e sceneggiatura, curerà di nuovo la colonna sonora: “Per ora ho solo una canzone in inglese un po’ maccheronico e un’altra che vorrei fare come un pezzo di Adriano Celentano, ‘La prima repubblica non si scorda mai'”. Il comico ha poi concluso: “Volevo fare il cantautore e scrivere cose d’amore, ma erano veramente brutte, allora per ovviare a questo durante le serate dicevo una idiozia al microfono e funzionava molto di più. Ma dentro di me volevo essere un De Gregori”.

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