di Desiré Sara Serventi
È un’attrice garbata, simpatica ed amata dal suo pubblico. Il suo è uno dei volti più conosciuti nella soap opera Centovetrine. Daniela Fazzolari è arrivata al successo dopo una appropriata preparazione artistica, presso il Teatro Stabile di Torino, che le ha aperto le porte del cinema e della televisione. Importanti anche le sue partecipazioni nei film di Dario Argento. Per lei questo è un periodo ricco di soddisfazioni a livello personale.
Cosa ti ha portato a fare l’attrice?
È stata un’evoluzione di fatti, perché io facevo danza in realtà e l’ho praticata per tanti anni, poi a un certo punto ho smesso con la danza per varie ragioni, per esempio io volevo fare la classica ma ero un po’ troppo alta, quindi non c’erano le caratteristiche esatte per continuare su quella strada. Però mi mancava dopo tanti anni il palcoscenico, e allora ho cercato quale sarebbe potuta essere un’evoluzione, come appunto lo è il teatro, quindi mi sono iscritta presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino per studiare recitazione, e da lì poi è andata.
Qual è stata l’esperienza più significativa della tua carriera?
Per me è stato molto bello lavorare con Dario Argento, anche perché i suoi film mi sono sempre piaciuti, nonostante fossero horror, perché era un genere che non mi spaventava. Quando poi mi sono trovata ad essere scelta nei suoi film è stato molto emozionante.
Come era Dario sul set?
È una persona molto gradevole, divertente, ironica ed autoironica, e lavorarci è completamente diverso dal vedere il risultato del film e da ciò che succede all’interno.
Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato all’inizio della tua carriera?
Avendo studiato al Teatro Stabile di Torino avevo un’impronta prettamente teatrale, perché tutte le accademie di teatro danno questa impronta, dove insegnano tutto ciò che deve essere il teatro, e quindi il palcoscenico. Perciò una volta uscita dall’accademia e dopo aver fatto qualche esperienza nel cinema, per poi essere approdata in una soap opera dove il linguaggio era completamente diverso, ho dovuto scremare tutto ciò che avevo imparato, e rielaborarlo per dargli un linguaggio che potesse essere quello giusto per una soap opera. Questa è stata la cosa più palese a livello professionale da capire e da evolvere al più presto possibile.
La tua esperienza a CentoVetrine?
È stata una formazione importante, perché lavorare continuamente davanti alle telecamere ti porta ad affinare una presenza, e ti fa capire dove sei nel luogo e nello spazio, e hai una percezione delle telecamere e di tutto quanto che è quasi naturale, mentre per altre persone invece è più da capire e da studiare.
Un ruolo che ti piacerebbe interpretare?
A me piacciono moltissimo sia i ruoli storici, e per storici intendo anche quelli biblici, che le situazioni più di azione.
Sei credente?
Sì e ultimamente ancor di più.
Come riesci ad unire il lavoro con la famiglia?
Mi sto dedicando solo ed esclusivamente alla famiglia, e devo dire che quest’anno è stato colmo di cose personali. Ho lasciato CentoVetrine, ma ho fatto ancora qualche partecipazione, poi qualche fiction, e da aprile dall’anno scorso ho iniziato a pensare soltanto al mio matrimonio e ad organizzare il tutto. Devo dire che di cose ne ho fatte, sono all’ottavo mese di gravidanza, e questo momento meraviglioso ha bisogno sicuramente di essere unico, non influenzato da altri stress o da altre situazioni, quindi sono contenta che sia capitato adesso, era il momento giusto per me.
Maschietto o femminuccia?
Non lo abbiamo voluto sapere. Ci piace l’idea della sorpresa di quel momento.
Vuoi dare un consiglio a chi vuole intraprendere questo mestiere?
Consiglio di fare anche qualcosa di parallelo. Io arrivo da una generazione in cui la meritocrazia era ancora un valore, ed era un valore da raggiungere, e quindi non soltanto nel mio campo, ma in tutti i campi. Io ho voluto frequentare una scuola che mi dichiarasse attrice professionista, però a oggi non lo so, è cambiato tutto. Provarci con la consapevolezza, che magari io non avevo, di dire sì voglio provarci, ma magari nel frattempo faccio anche altro.
Attuali progetti?
Affacciarmi al ruolo infinito di mamma.
Oltre al talento artistico ben evidente, durante l’intervista è emerso in Daniela Fazzolari gentilezza, simpatia e cordialità.
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