Al via la XXII edizione di Sguardi Altrove

Il festival si svolgerà a Milano dal 20 al 28 marzo 2015, in diversi spazi con un ricco calendario di anteprime, proiezioni, incontri, mostre e workshop.

Al via la XXII edizione di Sguardi Altrove
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12 Marzo 2015 - 16.17


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Registe e artiste da tutto il mondo a Milano per la XXII edizione di Sguardi Altrove International
Film Festival, la rassegna dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile, che torna dal 20 al
28 marzo 2015 in diversi spazi con un ricco calendario di anteprime, proiezioni, incontri, mostre e
workshop. Sono cento i film presentati quest’anno con il 60% di anteprime italiane, il cui cuore
pulsante è rappresentato dai lavori delle donne ma con spazio anche per la regia maschile.

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“Identità plurime, identità negate. Diaspore territoriali”, questo il tema dell’edizione 2015 che,
in continuità con il passato, ma anche nell’intento di approfondire problematiche proposte nelle precedenti
edizioni, farà da fil rouge alle molteplici attività e sezioni del Festival. Una riflessione che verte da un lato sul
concetto di identità plurime, identità complesse in transito che veicolano tratti e segni distintivi di culture
diverse, in continuo divenire. Dall’altro, sull’idea stessa di identità negate, problema di urgente attualità
legato alle diaspore territoriali, ai dislocamenti e re-insediamenti, ma anche ai respingimenti che
vedono in varie parti del mondo popoli, etnie, gruppi sociali costretti a una mobilità forzata, fuori o dentro
i propri stessi confini, culturali e/o geografici.

Organizzato dall’Associazione Sguardi Altrove-Donne in Arti Visive con la direzione artistica di
Patrizia Rappazzo e forte della presenza sempre più significativa delle istituzioni e di vari partner, il
festival si svolgerà quest’anno tra lo Spazio Oberdan, il Cinema Beltrade, la Casa dei Diritti e
l’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare.
Film di apertura del festival sarà Ghesseha (Tales) della regista Rakhshan Banietemad (venerdì 20
marzo ore 21.15, Spazio Oberdan), icona del cinema iraniano, premio per la migliore
sceneggiatura alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia, che racconta la quotidiana sopravvivenza
di persone che vivono nei quartieri popolari di un Iran povero, a tratti violento, dalla burocrazia
malfunzionante, alle prese con disoccupazione e arresti, e sempre in lotta per ottenere i propri diritti.
Ricchissimo il programma delle tre sezioni competitive – nucleo centrale del festival – aperte
esclusivamente ai film a regia femminile. I film di ogni sezione concorrono a un premio in denaro(2500
euro al miglior lungometraggio; 1500 euro al miglior documentario; 1000 euro al miglior cortometraggio).
Un ulteriore premio speciale sarà consegnato per questa edizione dalla componente femminile del
Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici al miglior documentario della sezione Le donne
Raccontano; mentre un premio del pubblico sarà assegnato al film che riceverà più like sulla pagina
Facebook del festival. Parte del pubblico votante selezionato attraverso un sorteggio, avrà la possibilità di
partecipare alla serata di premiazione.

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Nel concorso internazionale lungometraggi Nuovi Sguardi [a cura di Nicola Falcinella, Patrizia
Rappazzo], in programma le anteprime italiane di: Ben Zaken della regista israeliana Efrat Corem
(Domenica 22 marzo Spazio Oberdan ore 21:00), presentato all’ultima edizione del Festival di
Berlino; The blue wave di Zeynep Dadak e Merve Kayan (Martedì 24 marzo Spazio Oberdan ore
22:30), parabola agrodolce sull’incertezza e la voglia di libertà di una giovane ragazza turca, vincitore come miglior film e miglior sceneggiatura all’Antalya Golden Orange Film Festival, fondamentale appuntamento
per il cinema turco; Nine days and one morning di Vera Storozheva (Lunedì 23 marzo Spazio
Oberdan ore 21.30), una storia che parla di adozione in una Russia senza glamour; Vecchi pazzi della
regista elvetica Sabine Boss (Sabato 21 marzo Spazio Oberdan ore 22:30), ospite del festival, con
protagoniste note attrici della scena contemporanea, quali la vedova di Giorgio Strehler Andrea Jonasson
e Lucia Mascino, vincitore dello Swiss Film Prize come miglior film, miglior sceneggiatura, miglior attore e
migliore attrice; e Seguir viviendo di Alejandra Sanchez (Venerdì 20 marzo Spazio Oberdan ore
17:00), che si colloca nel momento d’oro della cinematografia messicana. Completano la sezione, Amori e
metamorfosi di Yanira Yariv, una coproduzione franco-italiana sull’identità di genere nella società
contemporanea partendo dalle “Metamorfosi” di Ovidio (Venerdì 27 marzo Spazio Oberdan ore
19:45), presentato all’ultimo festival di Locarno; L’année prochaine di Vania Letruq (Sabato 28
marzo Spazio Oberdan ore 16:30), storia dell’amicizia fra due diciassettenni in fuga verso Parigi; e
Drevo esordio al lungometraggio della slovena Sonja Prosenc (Mercoledì 25 marzo Spazio Oberdan
ore 20:45), su una famiglia costretta a vivere una situazione tragica in seguito a un incidente

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