“Non fiori ma solidarietà per gli immigrati”. È Carolina, la figlia del regista Francesco Rosi, uno dei grandi maestri del cinema italiano scomparso ieri all’età di 92 anni, a scriverlo nella sezione necrologi del ‘Messaggero’.
Il maestro Rosi, si legge ancora nel necrologio, ”si potrà salutare lunedì 12, dalle 9 alle 18, alla Casa del Cinema di Roma”.
Il ricordo di Luce De Filippo. “Francesco Rosi è stato uno dei più grandi artisti che abbiamo avuto in Italia e anche un grande intellettuale di un’integrità morale straordinaria che deve essere di esempio per tutti noi”. Con queste parole Luca De Filippo, figlio di Eduardo e genero di Rosi, ha ricordato ieri sera il maestro del cinema italiano scomparso a Roma, prima di iniziare lo spettacolo ‘Sogno di una notte di mezza sbornia’ in scena al Teatro Duse di Bologna.
Rosi “aveva 92 anni, ma ancora riusciva ad indignarsi con rabbia, non con rassegnazione, come spesso avviene” ha aggiunto De Filippo, parlando alla platea dal proscenio, davanti al sipario chiuso. “Io lo ricordo con grande amore, lo ricordo dopo il suo ultimo film che ha fatto ‘La Tregua’, ma ricordo anche gli altri film come ‘La tregua’, ‘Salvatore Giuliano’, ‘Le mani sulla città’, ‘Il caso Mattei’, ‘Cronaca di una morte annunciata’, ‘Uomini contro’, fino ad arrivare a ‘C’era una volta’, tutti film – ha rimarcato De Filippo – che hanno rappresentato dei momenti importantissimi per la cultura italiana e di grande valore morale”