Il Medfilm festival, dedicato all’area Euro-mediterranea, ha festeggiato i suoi 20 anni di attività con un programma ricco ed intenso.
Il Festival si è tenuto presso il museo Maxxi e alla Casa del cinema di Roma, un evento che ha riunito protagonisti delle cinematografie del Mediterraneo nato per conoscere ed apprezzare le diversità.
Ginella Vocca presidente del Medfilm festival:“Siamo estremamente soddisfatti per essere riusciti, in condizioni economiche proibitive, a costruire un programma fortemente legato al racconto contemporaneo, e al tempo stesso estremamente eclettico, nel quale hanno convissuto tante idee di cinema: dalla finzione al documentario, dal melodramma al noir fino alla commedia ed al cinema sperimentale”.
E ha aggiunto: “Il percorso, chiaro e creativo, è stato ben definito a cominciare dai film di apertura e chiusura, siamo partiti dall’Egitto con l’anteprima europea Factory Girl di Mohamed Khan, per arrivare in chiusura nel cuore dell’Europa, con il francese Eastern Boys di Robin Campillo. Due titoli, molto diversi per stile e contenuto, che uniscono idealmente le due anime del festival: da un lato il Mediterraneo, ricco di storia, fascino e passioni viscerali; dall’altro l’Europa dell’immigrazione e dell’incontro/scontro tra culture diverse”.
Durante il festival, che si è svolto dal 4 all’11 luglio, è stato assegnato il premio alla carriera a Mario Martone con la proiezione del film Noi Credevamo. Il secondo premio alla carriera è andato al regista francese Paul Vecchiali che ha voluto dedicarlo al compagno, l’attore Malik Saad.
La Giuria del Concorso composta da Dacia Maraini, Iaia Forte, Steve della Casa, Antonio Fasanella e Marco Simon Puccioni ha assegnato il premio amore e psiche 2014 al film greco Stratos di Yannis Economides.
Il premio espressione artistica è andato al film italiano di Edoardo Winspeare In grazia di Dio, e la menzione speciale a Le calla de tunis del regista tunisino Kaouther Ben Hania.
