Innalzare il credito di imposta dal 15% al 25% per la produzione di film difficili, d’essai e opere prime e seconde; estendere il tax credit per gli investimenti da parte di soggetti esterni al settore cinematografico, anche alla distribuzione e all’esercizio e non solo alla produzione; ampliare i soggetti che possono investire nel settore cinema con lo sgravio fiscale del 40%, includendo anche “fondi di investimento”; rendere di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, e non più del MiBACT, il beneficio fiscale destinato alle imprese straniere che girano in Italia.
Sono queste alcune delle proposte lanciate oggi dall’Agpci, Associazione Giovani Produttori Cinematografici Indipendenti, nel corso del IV Meeting Internazionale dei Giovani Produttori Indipendenti in programma da ieri, fino al 15 marzo, a Pescara.
Le proposte sono state illustrate da Martha Capello, presidente dell’Agpci, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato i rappresentanti di molte delle associazioni del settore dell’audiovisivo. “Sono proposte che riteniamo fondamentali non solo per la produzione, ma per lo sviluppo di tutto il comparto cinematografico e audiovisivo e che vogliamo condividere con i nostri interlocutori, non solo istituzionali come il MiBACT, ma anche del settore” ha affermato Capello.
Ampia condivisione è stata espressa dai rappresentanti delle associazioni presenti. Pronto a collaborare a queste proposte si è detto Domenico Dinoia, presidente della Fice, Federazione italiana cinema d’essai, soprattutto per quanto riguarda la possibilità per un film difficile di ottenere, oltre al ‘tax credit produzione’, anche quello ‘distribuzione’, permettendo così una circolazione diretta delle opere dal produttore all’esercente. Dinoia ha inoltre ricordato l’impegno delle sale d’essai nel promuovere e sostenere le nuove opere di qualità. Giorgio Ferrero, presidente della delegazione regionale del Lazio dell’Anec, Associazione nazionale esercenti cinema, ha fatto riferimento in particolare alla proposta riguardante l’estensione del tax credit per gli investitori esterni nell’esercizio, definendola un’opportunità per trovare nuove risorse per innovare e ammodernare le sale cinematografiche. Sempre in rappresentanza dell’esercizio è intervenuto Carlo Bernaschi, presidente dell’Anem, associazione nazionale esercenti multiplex, chiedendo che sia data la possibilità a quegli esercenti che vogliono investire nella produzione cinematografica, beneficiando del tax credit, di proiettare nelle proprie sale l’opera finanziata: attualmente infatti è possibile investire, ma non programmare nei propri cinema il film. Non è mancata la voce degli autori cinematografici con gli interventi di Francesco Bruni, presidente dei 100Autori e Lino Damiani, componente del Consiglio Direttivo Anac. Bruni ha sottolineato l’importanza di un sostegno non solo alla fase produttiva di un film, ma anche alla fase di scrittura, richiamando anche all’importanza della sala e soprattutto dei cinema di città e della formazione dei giovani. Fondamentale per Damiani il dialogo tra tutti i comparti dell’audiovisivo. Presenti anche i rappresentanti del mondo televisivo a cui lo strumento del tax credit è stato recentemente esteso. Laurentina Guidotti, membro del Comitato di Presidenza Apt, Associazione Produttori Televisivi, e Rodolfo De Laurentiis, presidente Confindustria Radio Televisioni e componente del Cda Rai, che hanno espresso il loro sostegno alle proposte dell’Agpci. In particolare De Laurentiis si è detto favorevole a tutti gli strumenti che possano far crescere le risorse per il settore, attualmente scarse, e ha sottolineato il nuovo interesse della Rai a collaborare con i giovani produttori.
Al IV Meeting Internazionale, promosso da Agpci, in collaborazione con Agis e gli esercenti cinematografici dell’Anec, stanno partecipando circa duecento persone tra rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, professionisti nazionali e internazionali del settore dell’audiovisivo e artisti. Tra gli altri temi affrontati oggi, le proposte dell’Agpci per l’impiego della quota del Fondo unico per lo spettacolo destinata agli under 35 e le politiche per il cinema in Abruzzo. In programma oggi anche un incontro con i broadcaster televisivi, e un momento di riflessione sul mercato e la centralità della sala, sulle aspettative del pubblico nel sistema cinema e sulle nuove tendenze di linguaggio nell’incontro con esponenti dell’esercizio, degli autori, della distribuzione e della produzione, realizzato in collaborazione con Anec Lazio.