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La critica a Bianca Berlinguer: è il massimo prodotto del nepotismo di sinistra

Lo scrittore Fulvio Abbate spara a zero sulla conduttrice di Cartabianca: potrebbe condividere il programma con un tronista

La critica a Bianca Berlinguer: è il massimo prodotto del nepotismo di sinistra
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18 Aprile 2018 - 16.07


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di Adelmina Meier

“Il prodotto massimo del nepotismo di sinistra”. Ospite di Radio Cusano Campus, Fulvio Abbate, scrittore, giornalista, critico arguto, e mai convenzionale intellettuale, parla così di Bianca Berlinguer. E in tempi dedicati alla ricerca delle ragioni della sconfitta di certa sinistra dominata da certi circoli e salotti di sinistra, Abbate sembra pescare una di queste ragioni; uno dei motivi che hanno fatto allontanare tanti da una ragione politica scissa tra storia e interessi piccoli e personalistici. Abbate della Berlinguer fa un ritratto parecchio franco. Senza peli sulla lingua la dice banale, appassionata del Grande Fratello, persona che potrebbe condividere un programma tv con una tronista, e con lei dividere un salotto reso frou frou da Malgioglio ed altre banalità. Capo progetto di questo polpettone televisivo potrebbe essere Giorgio Napolitano, dice Abbate, volendo individuare così, forse, lo storico sponsor della figlia di Enrico. “Vengo dal Partito Comunista – dice Abbate – provo un grande imbarazzo quando alcuni dicono che ricorda il padre…E’ una rampolla della serie principessa sul pisello…”. “Bella è a verità…” è una espressione palermitana. Si usa dirla quando finalmente si ascolta una persona che parla francamente e dice una santa verità. Appare appropriata riferita alle cose dette da Abbate, che è palermitano e che ben conosce l’espressione. Se solo si dovesse aggiungere qualcosa a quel che ha detto lo scrittore, si potrebbe fare riferimento ad un spot televisivo da tempo in programmazione e che appare di poco stile. E’ quello di Cartabianca, trasmissione di Rai3 attualmente condotta dalla persona chiamata in causa da Abbate. Nel corso del breve spot, con l’interessata inquadrata e compiaciuta, si ascolta Eugenio Scalfari ( ripetutamente ospite della trasmissione, sempre a ripetere le stesse cose.. ), che dice: “Enrico Berlinguer era un pilastro della democrazia…”. Non entrando nel merito e non discutendo la considerazione di Scalfari, è forte il dubbio se appartenga al buon gusto farne uno spot promozionale. “Bella è a verità…”, confermerebbe il marchese Abbate.

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