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Al via il Festival di Cannes: tra #MeToo e le polemiche sui selfie

Si apre la 71esima edizione con Eveybody Knows, il film di Asghar Farahdi con Javier Bardem e Penelope Cruz

Al via il Festival di Cannes: tra #MeToo e le polemiche sui selfie
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8 Maggio 2018 - 15.26


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Tra polemiche e cambiamenti al via il Festival di Cannes. Un’edizione, la numero, 71, segnata dal divorzio da Netflix, i cui film sono stati definitivamente esclusi, dalle proteste contro gli abusi sessuali che continuano sull’onda del movimento #MeToo e la novità del divieto dei selfie sul tappeto rosso.
Sarà anche la prima edizione senza Harvey Weinstein. Dopo lo scandalo sugli abusi e le violenze sessuali che hanno travolto il produttore americano, che fino al 2017 era ospite fisso del Festival, il delegato generale Thierry Frémaux ha voluto dare più spazio alle donne.
A partire da Cate Blanchett, che si è già insediata sulla Croisette nel suo ruolo di presidentessa di giuria. L’attrice è stata anche tra le promotrici delle proteste contro le violenze sulle colleghe a Hollywood. E durante la kermesse saranno molti i momenti tutti al femminile come il 12 maggio quando manifesteranno insieme le donne del cinema, registe e attrici, per far sentire la loro voce. Da quest’anno, inoltre, ci sarà un numero verde, un indirizzo email e una équipe a disposizione delle persone molestate nell’ambito del Festival.
Non ci sarà invece Netflix. Il colosso di streaming non ha ceduto a quanto chiesto dal Festival: nessun suo film andrà nelle sale francesi. Così a Cannes non ci saranno né Alfonso Cuarón (forse a Venezia) né l’attesissimo The Other Side of the Wind di Orson Welles, completato per la cura e i finanziamenti di Netflix.
Altro elemento di polemica alla vigilia di questa edizione del Festival di Cannes il divieto di selfie sul tappeto rosso. Ne è tornato a parlare lo stesso delegato generale Frémaux. “Lo ripeto ancora una volta – ha ricordato – il motivo per cui sono vietati è solo tecnico. La scalinata è lunga, ci si mette troppo tempo se ci si ferma a scattarsi le foto, si cade perché non si guarda dove si va e in finale non si viene a Cannes per ammirare se stessi, si viene per guardare e ammirare gli altri”. E per chiudere le polemiche ha ricordato anche il regista Ermanno Olmi, appena scomparso. “Finalmente ora si parlerà di cinema e di film, ed è il più bell’omaggio che possiamo fare a Pierre Rissient ed Ermanno Olmi scomparsi da poco. Nel ’78 il regista italiano vinse la Palma d’oro qui con L’albero degli zoccoli e il miglior modo per omaggiarlo è parlare di cinema e non di selfie”.
Ad aprire la settantunesima edizione di Cannes Eveybody Knows, il primo film totalmente internazionale di Asghar Farahdi, con Javier Bardem e Penelope Cruz.
Due i film italiani in concorso: Dogman di Matteo Garrone e Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher. L’Italia sarà rappresentata anche da Euphoria di Valeria Golino, con Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea, che prenderà parte alla competizione della sezione Un certain regard.

 

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